Noi e loro

par Giacomo Lagona
sabato 3 gennaio 2009

La città del Vaticano, loro, hanno deciso che non recepiranno più le normative italiane automaticamente nel loro ordinamento. Ok, è una loro decisione, cosa dovrebbe riguardare lo stato italiano, noi?

Poco o nulla, in teoria. Non secondo l’Osservatore Romano, loro, che “più di un motivo sembra giustificare quest’ulteriore cautela nella recezione della legislazione italiana, rispettata nella sua propria sovranità, ma chiamata nello stesso tempo a rispettare e a confrontarsi con quella vaticana“.

L’ultimo passaggio non l’ho capito. Perché uno stato laico, noi, e con la propria sovranità dovrebbe confrontatsi con l’ordinamento di uno stato confessionale, loro? Non dovrebbe essere eventualmente il contrario, considerato che lo stato vaticano, loro, senza una sana collaborazione con l’Italia, noi, non potrebbe andare avanti? (energia elettrica, pompieri, tutto è fornito dallo stato italiano).

Quello che più mi colpisce è l’assurdità della loro iniziativa. Parlo del momento in cui è stato fatta, considerato che dal 1948 siamo uno stato totalmente laico, almeno sulla carta, dovevano dissociarsi ben prima, perché aspettare 60 anni?


Leggi l'articolo completo e i commenti