"No agli F-35 senza l’ok del Parlamento". La mozione del Pd spacca il Governo
par Paolo Monarca
mercoledì 26 giugno 2013
"Nessuna fase di acquisizione degli F35 senza che il Parlamento si sia espresso nel merito", recita così la mozione del Partito Democratico, approvata a larga maggioranza, che verrà presentata alla Camera dei Deputati al fine di trovare un accordo con gli altri partiti.
"La Camera impegna il governo a non procedere a nessuna fase di acquisizione degli F35 senza che il Parlamento si sia espresso nel merito ai sensi della legge 244/12" (la legge-delega "per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia", Ndr).
Intanto è scontro, non solo tra opposizione e maggioranza ma anche all'interno dello stesso Governo, dove le posizioni di Pd e Pdl sembrano difficilmente conciliabili.
A riprova di ciò la cronaca parlamentare dell'ANSA riporta le tensioni tra il ministro degli Affari Regionali (il piddino Graziano Delrio) e quello della Difesa (l'ex Pdl Mario Mauro, ora con i montiani di Scelta Civica):
Ad accendere la miccia una dichiarazione del ministro del Pd, poi puntualizzata, nella quale Delrio si dice a favore di ''un'istruttoria'' per ''rimodulare la spesa'' sui cacciabombardieri visto anche che ''l'emergenza vera non e' quella della difesa, ma del lavoro dei giovani'', dunque ''non ha senso spendere risorse nel comparto militare''.
Parole che fanno andare su tutte le furie il ministro della Difesa Mauro che puntualizza che il governo non fara' nessuna marcia indietro: ''Non ho partecipato - attacca Mauro - a nessun Cdm nel quale il governo abbia cambiato posizione'' su questo fronte. Evidentemente, ironizza, ''c'e' stata una crisi di governo e io non me ne sono accorto...''. Delrio interviene per precisare e smorzare i toni (''ho sostenuto che bisogna fare un'istruttoria supplementare con dati certi rispetto agli impegni assunti, anche a livello internazionale''), ma la tensione e' palpabile.
Tanto più che domani si voteranno le mozioni per l'acquisto degli F-35, vero pomo della discordia del Governo Letta. ''Non c'è intesa, i gruppi stanno lavorando'', ha affermato Mauro.