Nicaragua | Con Oscar René Vargas e la rivolta popolare. Un appello

par Antonio Moscato
martedì 31 luglio 2018

La ribellione popolare e pacifica che è emersa in Nicaragua dal 18 aprile 2018 è stata fortemente repressa dal governo del presidente Daniel Ortega e dal vicepresidente Rosario Murillo, sua moglie.

Secondo l’Associazione nicaraguense per i diritti umani (ANPDH), la polizia nazionale e i paramilitari, agli ordini diretti dell’esecutivo, hanno assassinato 448 persone. L'”operazione di pulizia”, formula ufficiale, ha segnato una nuova tappa nel desiderio di soffocare qualsiasi movimento di protesta.

Tra il 23 e il 25 luglio 2018, 137 persone, per lo più giovani, sono state processate, accusate di “terrorismo”, “crimine organizzato”, “assassinio” …

Circa 500 avversari politici sono stati rapiti; la maggior parte di essi è considerata “scomparsa”, un termine che evoca i peggiori periodi di dittatura in America centrale e meridionale.

Criminalizzare e incriminare i manifestanti e tutti coloro che li sostengono fa parte dei metodi dittatoriali del governo Ortega-Murillo. Secondo il sito di notizie indipendente Confidencial (24 luglio), un sondaggio indica che il 79% degli intervistati vuole elezioni libere e anticipate, un modo per respingere il binomio dittatoriale Ortega-Murillo.

Oscar René Vargas ha sottolineato: “Il governo cerca di decapitare i movimenti sociali e di arrestare i leader locali e tutti coloro che criticano la violenza usata contro il popolo.”

Oscar René Vargas – sociologo, economista, autore di numerosi libri sul Nicaragua e Centro America – sulla cui testa pende un mandato di arresto emesso dalle autorità del Nicaragua spiega questa decisione nel seguente modo: “Non sono un membro di alcuna organizzazione, ma ho fatto molte dichiarazioni che caratterizzano il governo come una dittatura e i suoi metodi simili a quelli che sono stati una delle peculiarità dei regimi dittatoriali. Inoltre, ho partecipato a marce popolari di protesta”.

Oscar René Vargas (1946) è stato uno tra i co-fondatori dell’FSLN e ha protetto Daniel Ortega contro la repressione di Somoza. Durante il primo governo Ortega, negli anni ’80, ha ricoperto un incarico di esperto e ha insegnato presso l’Accademia militare dell’esercito sandinista. Ha insegnato in varie università in Nicaragua. Le sue posizioni critiche nei confronti della coppia di governo sono pubbliche da alcuni anni. Non appena sono state diffuse le informazioni su di un mandato di arresto nei suoi confronti, un appello di solidarietà è stato lanciato dai circoli accademici in Nicaragua con cui si chiede la revoca della decisione del governo riguardante Oscar René Vargas.

Ci uniamo a questo appello, nello spirito del sandinismo originale che è l’opposto dell’ortéghismo.

I firmatari di questo testo, in Europa e in Sud America, sostengono anche le richieste avanzate da Oscar René Vargas e dai movimenti sociali. In altre parole, il rilascio incondizionato di tutti i prigionieri politici; l’informazione da parte delle autorità ai vari organi per i diritti umani che lavorano in Nicaragua sulla situazione reale delle cosiddette persone scomparse; il disarmo dell'”esercito irregolare” istituito da questo governo familista e clanico; un’inchiesta internazionale indipendente sui vari aspetti della repressione, con le sanzioni che ne devono derivare; la costituzione di un governo di transizione – i cui membri dovrebbero avere un mandato limitato, come sostenuto pubblicamente da Oscar René Vargas – che porti ad elezioni libere e alla fine del governo Ortega-Murillo.

Come firmatari di questo appello ci poniamo nel quadro di un movimento di solidarietà con l’intero movimento di resistenza popolare, ancora attivo nonostante il terrorismo di stato.

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Le numerose adesioni a questo appello sono state tutte raccolte in appena 24 ore. Sono presentate di seguito in ordine alfabetico.

La raccolta di firme continua: per favore inviatele al seguente indirizzo: editions@page2.ch

http://rproject.it/2018/07/nicaragua-a-fianco-di-oscar-rene-vargas-e-la-rivolta-popolare/


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