New York va a sinistra

par Fabio Della Pergola
giovedì 7 novembre 2013

Il segreto di Bill De Blasio, nuovo sindaco democratico di New York, dopo venti anni di repubblicani, è di avere una famiglia arcobaleno che dimostra la sua propensione - prima ancora che la sua volontà politica - a “includere”.

Per questo motivo, forse, la sua campagna, fondata sull’idea di pensare ai cittadini meno abbienti della Grande Mela senza lasciare indietro nessuno, è stata ritenuta davvero credibile e l’ha portato ad un successo eccezionale: 30 punti di distacco sull’avversario repubblicano. Il che porta New York City ad essere una metropoli all’avanguardia nel mondo come città di “sinistra” (con buona pace di chi pensa che sinistra e destra siano ormai termini desueti).

De Blasio - ormai lo sappiamo - è il cognome della madre del neosindaco, l’italoamericana Maria, non del padre Warren Wilhelm, eroe di guerra, vittima del disordine post traumatico dopo aver perso una gamba nella battaglia di Okinawa, incapace di tenersi un lavoro stabile e poi alcolizzato cronico; un uomo vittima di cose più grandi di lui che abbandonò la famiglia quando il giovane Bill aveva meno di otto anni e che infine, ammalatosi di cancro, morì suicida nel 1979.

Un dramma familiare a cui il giovane Bill ha reagito andando, una decina di anni dopo la morte del padre, a fare esperienza politica nel Nicaragua sandinista e poi nella Cuba di Castro, contrastando nei fatti le idee del genitore che era stato a lungo, durante la guerra fredda, un convinto attivista anticomunista. Con lui discusse sulla guerra del Vietnam, rifiutandone le convinzioni interventiste e apprezzando sempre più il pacifismo della madre; fino alla decisione di cambiare legalmente il suo cognome, abbandonando il padre al suo tragico destino.

E maturando una sua via politica destinata a diventare la traccia portante della sua campagna, quel “nessuno deve restare indietro” con il quale forse pensava, se mi passate lo psicologismo, a quel relitto/derelitto di suo padre, dopo averne prese le distanze.

Nel frattempo aveva pensato bene di corteggiare una giovane donna, Chirlane McGray, militante nera, femminista e omosessuale dichiarata, poi conquistata, sposata e madre infine di due figli sufficientemente "caribbean afro" per la platea nera e giamaico-portoricana newyorkese, ma con nomi che più italiani non si può, Dante e Chiara.

Un mix veramente esplosivo capace di attrarre voti come il miele attrae le mosche, a cui poi si sono aggiunti i numerosi bianchi "liberal" abbondanti a New York e la consistente comunità ebraica tradizionalmente democratica.

Una grossa mano è arrivata nel frattempo, sicuramente, dalla demenziale prova di forza che i rabbiosi neoconservatori dei tea party - quanto di peggio l’America è riuscita a produrre nell’ultimo mezzo secolo - hanno voluto ingaggiare in parlamento contro la nuova legge sanitaria voluta da Barack Obama, provocando quel mezzo disastro dello shutdown che alla fine ha mandato in pezzi i repubblicani ben più che il presidente e i democratici.

Oggi New York ha un sindaco, eletto da una maggioranza travolgente, che vuole tassare i ricchi per garantire una vita migliore ai poveri attraverso l'incremento della spesa sociale. Che si chiama poi “redistribuzione del reddito”.

La vera domanda che dovremmo rivolgerci è: quando mai la sinistra italiana si deciderà a capire che il compromesso centrista non paga e che ci vuole il coraggio di rompere lo schema del “tutti insieme appassionatamente” per poter vincere - hai visto mai - almeno una elezione nella vita ?

E, seconda domanda, quando mai si capirà che andare "oltre" la sinistra e la destra, come urlano Grillo & Co., è uno slogan semplicemente demenziale perché le politiche - economiche, sociali, culturali - che si possono fare sono o di destra o di sinistra ?

E non sarà che l'Italia ha bisogno di una vera politica di sinistra e di una vera redistribuzione dei redditi visto che il 10% dei più ricchi ha potuto usufruire nel ventennio berlusconiano di una strabordante possibilità di arricchimento a spese della classe media e dei meno abbienti?

 

Prima foto: rhbk12 rhbk12/Flickr

Seconda foto: De Blasio e la moglie, DeBlasio/Flickr

Foto al centro: I genitori di Bill De Blasio.


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