Nel Parco Nazionale del Vesuvio la più grande discarica del sud Italia

par Emilia Vitale
giovedì 8 aprile 2010

Il Parco Nazionale Del Vesuvio, il nostro territorio e la popolazione tutta che vive nel circondario del Vesuvio sono oggetto di abuso e usurpazioni da parte delle istituzioni. L’area protetta, patrimonio dell’Unesco, votata alla preservazione di particolari specie animali e vegetali e istituita per il grande interesse geologico, biologico e storico che questo territorio rappresenta, è oramai diventata la pattumiera della Campania.

E’ stata così “protetta” da diventare la prima ad accogliere non una, bensì due discariche. La discarica “Sari”, fiore all’occhiello e sito stategico speciale presieduto dai militari, è in avanzata fase di decomposizione. L’altra, "Cava Vitiello", è in fase di costruzione. Quest’ultima è destinata a diventare la più grande discarica del Meridione e, forse, anche la più devastante; è infatti strutturata per accogliere 3.000.000 (milioni!) e mezzo di tonnellate di rifiuti, ma in realtà è preannunciato uno stoccaggio di 6-7.000.000 (milioni!).
 
La presidenza del Consiglio dei Ministri ha già dato il via libera ai lavori per l’apertura di questa nuova discarica, passando ancora una volta sulla testa e sulla salute dei cittadini e ignorando le convenzioni internazionali che tutelano la natura, il paesaggio e il patrimonio culturale.

Il Parco Nazionale è diventato di fatto il “parco delle discariche”. Il profumo è diventato un olezzo e le specie “rare” sono i gabbiani e i ratti. Il Movimento Civico Comuni Vesuviani sta lottando contro questo scempio, questa deturpazione e soprattutto lotta per ribadire il diritto alla salute dei cittadini.

Stasera, giovedì 8 aprile dalle 19.30 alle 23.30 è previsto un nuovo corteo antidiscarica. La Partenza sarà da Piazza Matteotti (ex circumvesuviana) Boscotrecase. Vi aspettiamo numerosi non solo per affermare i nosti diritti e protestare contro questo scempio, bensì per valutare con tutti voi le proposte che il Movimento Civico Comuni Vesuviani intende sottoporre alle Istituzioni.






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