Nave italiana sequestrata: come combattere la nuova pirateria?

par Silvano De Zorzi
mercoledì 28 dicembre 2011

La nave Enrico Levoli della compagnia Marnavi ha subito un attacco da parte di pirati al largo delle coste dell'Oman 

Erano le 5 di ieri, ora italiana, quando un gruppo di pirati ha abbordato la petroliera Enrico Levoli che trasporta soda caustica. Si trovava esattamente a queste coordinate 18.3N - 57.6E ed ora si troverebbe a 17° 35'.3 N - 056° 52'.8 E, nuove coordinate ottenute tramite sistema LRIT (Long Range Identification & Tracking). 

L'equipaggio è formato da 18 unità di cui 6 italiani, 5 ucraini e 7 indiani.

Il problema della nuova pirateria e di come combatterla si ripropone e le soluzioni ci sono, basta che i governi e gli armatori si mettano daccordo nell'adottarli.

Queste soluzioni comprendono il cannone sonico, uno strumento che emette onde ad altissima frequenza in grado di stordire a distanza. Infatti il segnale lanciato dal cannone crea un dolore insopportabile fino a nasuea e vomito ed arriva a perforare i timpani se usato ad oltre 150 decibel).

Esiste pure una versione molto piu' potente denominata screamer che fa vibrare violentemente gli organi interni creando emorragie.

Altri sistemi sono i cannoni ad acqua che lanciano fino a 5 tonnellate d'acqua al minuto, riscaldata a 80 gradi, in grado di affondare un barchino pirata; o i cosiddetti"coltelli d'acqua" formati da sottilissimi getti come lame in grado di ferire l'assalitore.

Esistono altri strumenti che emettono onde elettromagnetiche che bloccano i motori o meglio ancora la "bolla magnetica" che avvolge la nave come uno scudo.

E molti altri, oramai la tecnologia è arrivata molto avanti e procede velocemente più di quanto l'uomo riesca con le proprie regole, legislazioni e norme etiche, ma se utilizzata adeguatamente potrebbe salvare vite umane che altrimenti resterebbero ostaggi della nuova filibusta.

 


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