Nasce il Partito degli italiani, addio AN

par Enzo Di Micco
lunedì 23 marzo 2009

“Nasce il partito degli italiani”. Berlusconi e Fini sono sulla stessa lunghezza d’onda. Il cavaliere: “La nascita del Pdl ci consente di raggiungere insieme un grande e storico" Ma molti si chiedono: Qual è il futuro di Fini? Mentre Franceschini del Pd: "non mi candiderò al congresso di ottobre"


An confluisce nel Pdl. Berlusconi
: “Insieme raggiungeremo un grande risultato”. Mentre Franceschini del Pd: ”Non mi candiderò al congresso di ottobre
 
“Nasce il partito degli italiani” dopo che Alleanza Nazionale confluisce nel Pdl. Per questo non mancano polemiche e domande come “quale sarà il futuro di Gianfranco Fini, visto che numerosi dirigenti di AN riconoscono al Berlusconi la leadership?"


Intanto Berlusconi e Finisono sulla stessa lunghezza d’onda. Per il resto, poi si vedrà anche se il Cavaliere ora punta dritto alle europee per raggiungere un congruo risultato. E dice: “La nascita del Pdl ci consente di raggiungere insieme un grande e storico traguardo”. Mentre Fini, probabilmente punta al futuro, cioè quando il Cavaliere dovrà scegliere fra il Quirinale o palazzo Chigi. Solo allora Fini potrà fare il suo gioco.

Sulla sponda del centrosinistra invece vediamo un Franceschini sempre più determinato nel rinnovamento della sua compagine e impegnato a farsi capire per ottenere risultati e consensi, ma dice: “Non mi candiderò al congresso di ottobre perché il mio mandato è al termine e di garanzia”. Il leader del Partito Democratico, spiega come tale situazione lo rende più libero poiché, non dovendosi candidare non avrebbe il “problema di dover avere il sostegno di questo o quel dirigente o di non pestare il piede a questo o quel candidato”. Affermazione, questa di Franceschini, che riflette sulla svolta decisiva del Pd dopo le dimissioni di Veltroni, per una strategia tesa ad evitare che alle prossime europee di giugno gli elettori si astengono dal voto in favore del Pd o nel caso di proteste, si rivolgono verso altre forze del centrosinistra. 

Franceschini ha detto inoltre: “Per me sarebbe una soddisfazione personale, oltre che un bene per la democrazia”. Il segretario del Pd mira a riportare il partito a una quota di consensi più vicina a quel 33, 2 per cento ottenuto alle scorse elezioni che al magro ventidue registrato dall’ultimo sondaggio. 

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