Napolitano: da candelotti a candeline

par L’89
martedì 30 giugno 2009

Sua Eccellenza della Repubblica, mi pare d’aver sentito che invoca il silenzio pre-G8.

“Sarebbe giusto, di qui al G8, data la delicatezza di questo grosso appuntamento internazionale, avere una tregua nelle polemiche”.

Sì, avevo capito bene. Vuol forse spiegarci cosa vuol dire?

Vuol dire forse, Eccellentissimo, che i giornali non devono rendere conto ai cittadini di quanta virtù femminile a pagamento giri dalle parti di Roma e Olbia? O di quanta polvere canuta venga assunta per via rinica? O dei rapporti di questa e delle donne con la malavita? E la ricattabilità che ne potrebbe promanare (se non l’avesse già fatto)?

E che i – sia mai detto! – partiti non ne devono parlare?


Non si preoccupi. Non c’era di certo bisogno di tanto trambusto, né di aspettare il
Suo santissimo compleanno. Politica e giornali si guardano bene dal parlarne: se Lei avesse dato un’occhiata, una sola, a dichiarazione rilasciata, si sarebbe accorto di come il circo erotico ambulante, di cui lei – in qualche modo – si pone a garante, sia sparito dalla circolazione notiziabile. E il Tg1? Ah, quello l’ha liberato dai sensi di colpa: spariamo il Napolitano in prima e laviamoci le mani col suo sapone!

E’ forte Lei, eh?

E che dire dell’ignobile cena a casa Mazzella, col suo omonimo Napolitano, Benjo-B, Alph-ano e lerciume a seguito?

Anche questa rientra nell’auspicio? Le ripeto, Presidente: non ha da preoccuparsi. I giornali non se ne sono occupati neanche per burla. Certo, ci fossero state tre o quattro sgualdrinelle, a tavola.! E invece no, e giustamente Repubblica tace.

E i ddl anti-informazione? Intercettazioni, Oblio.Crede davvero che all’italiano medio importi qualcosa di qualcosa? No, il Suo suddito improvvisa. E’ l’informazione stessa a non dargliene motivo, e lo sa: quella televisiva lo fa già da tempo, come l’On. Di Pietro le ha segnalato di recente. E come avrà notato dalla Cura-Minzolini del TeleGiornale 1, o dalla riluttanza che i media hanno nell’informare l’opinione pubblica sull rassicurante volto di Dell’Utri sotto processo d’appello (siamo alla terza udienza, sa?).

Si figuri, Giorgio (posso?): già quando ne sanno, dormono. Ora, m’azzarderei a ritenerLa, e ritenerci, sotto una botte di ferro. Ripiazzi in testa il Suo panama, su. Come vede, gli elementi per garantirle i sonni più tranquilli che può ci sono tutti: se è uscito vivo dai miasmi della prima repubblica, cavandone addirittura il Quirinale, vedrà che niente potrà dar man forte alle Sue perplessità, alle Sue notti insonni, alle Sue angosce: il silenzio è vivo e lotta insieme a noi tutti, ci può giurare.

Ai candelotti dei Suoi tempi (ah, che ricordi...eh?) non ricorre più nessuno, creda. Ora candeline. Torni pure a spegnerle tranquillo, che se a Mussolini viene in mente d’entrare in guerra stavolta le palle non gliele rompiamo.


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