Napoli, protesta la Camorra?
par Andrea Contratto
venerdì 26 aprile 2013
La manifestazione contro la Ztl voluta dal comune di Napoli ha portato al lancio di alcuni petardi e di una bomba carta davanti al comune, un paio i feriti. La risposta del Sindaco De Magistris: c’era l’ombra della camorra. Presa di distanza da parte degli organizzatori della marcia e indagine della Digos partenopea sugli scontri.
La notizia. Con tutto il can can mediatico la notizia è passata in sordina: a Napoli era la camorra a manifestare. Leggendoli uno si può chiedere: la camorra che manifesta? Particolare...
Se si va a cercare la fonte della notizia la si trova in post sulla pagina Facebook del Sindaco di Napoli De Magistris, pubblicato dopo le contestazioni e gli annessi scontri davanti al comune di Napoli.
Nel passaggio il sindaco sottolinea come la manifestazione sia stata pilotata da infiltrati e che il comune avrebbe continuato a distinguere le due anime della protesta, dialogando con coloro che avevano manifestato pacificamente. Includendo il fatto che quel pomeriggio ci fosse stata una “[...] una sospensione del pieno diritto a manifestare che deve essere garantito ad ogni cittadino, a causa dell'infiltrazione di delinquenza comune e camorra all'interno della manifestazione”.
Infiltrati e minacce. Sono molteplici le indiscrezioni che danno per vere le minacce ad alcuni commercianti da parte di gruppi di persone, intimando ai crumiri di chiudere bottega anche contro voglia. Minacce che per ora non sono sfociate in nessuna denuncia ma in compenso hanno fatto aprire un fascicolo in procura, mai dire mai. In aggiunta si possono inserire gli scontri che hanno portato la parte pacifica del corteo a prendere un altra strada e il dilemma è servito: c’era la mano della camorra dietro gli scontri? La camorra voleva la chiusa dei negozi o era per delegittimare la protesta stessa?
Una cosa alla fine della storia è certa: a Napoli i sindaci passano, la camorra resta.