Napoli, ecco cosa succede sull’autobus C6

par Claudia Del Vento
venerdì 21 ottobre 2011

Succede anche questo, raccontato da un’anziana signora alla fermata dell’autobus: “Lunedì 17 ottobre 2011 alle ore 11,15 circa salgono sull’autobus C6 (diretto ad Agnano, periferia di Napoli) due controllori. 

Un giovane studente (forse di ritorno anticipato dalla scuola) ha il biglietto in mano, ma non l’ha timbrato. Allora gli chiedono un documento (che dice di non avere o effettivamente non ha) e la situazione comincia a scaldarsi. Quando alla fermata il giovane si appresta ad uscire precipitosamente, i controllori fanno chiudere la porta da parte dell’autista.

Il giovane rimane incastrato nella porta e quando a fatica riesce a svincolarsi iniziano una serie di energici spintoni da parte dei controllori. Il giovane inizia a dire che è minorenne e di non mettergli le mani addosso. I due controllori si indispongono ancora di più, mentre i passeggeri (in prevalenza donne) si mostrano attoniti ed alcuni iniziano a pensare che la situazione stia degenerando e che si possa correre il concreto rischio di far male al giovane.          

A questo punto un signore interviene dichiarandosi giornalista (mostrando il tesserino) e facendo presente che se i controllori avessero continuato con quel comportamento aggressivo ne avrebbe fatto un articolo di denuncia.

I due controllori diventano sorpresi ed esitanti, fin quando uno dei due avendo in mano il biglietto non timbrato del giovane lo oblitera e lo restituisce al giovane che appena vengono aperte le porte dell’autobus si catapulta precipitosamente fuori, continuando a correre.

I passeggeri tirano un sospiro di sollievo e qualcuno ringrazia il signore per il suo intervento che ha sbloccato la situazione, mentre qualcun altro protesta concitatamente con i controllori che esagerando (abuso di potere?) avevano innescato un’escalation che avrebbe potuto portare a conseguenze dannose. L’anziana signora termina il racconto, dicendo che i controllori fanno i forti con i deboli e non badano invece ai ritardi ed alle condizioni disagevoli degli autobus”.


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