Napoli, card. Sepe: “Parroci, no a tariffe care per riti”

par UAAR - A ragion veduta
martedì 17 gennaio 2012

Con una lettera pastorale il cardinale nonché arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, invita i parroci alla moderazione nella richiesta delle offerte per i riti. E’ pratica corrente infatti da parte dei parroci far pagare – spesso care, secondo tariffari più o meno convenzionali e senza il rilascio di ricevute – ai fedeli la celebrazione di battesimi, matrimoni, funerali e celebrazioni affini.

Senza contare tutto il corredo di professionisti (quali fotografi, parcheggiatori o negozio), ‘caldamente’ consigliati dai sacerdoti. Ma ora il prelato, complice la crisi economica e la larghissima diffusione di situazione francamente imbarazzanti, tenta di arginare il fenomeno. Nella sua lettera, auspica che le offerte dei fedeli “in diverse occasioni siano caratterizzate da spirito di libertà e spontaneità”.

Plaudono alla scelta il commissario regionale dei Verdi, Emilio Borrelli, e il segretario del Cittadino del Sole che Ride, Vincenzo Peretti, che hanno intenzione di consegnare al Sepe un dossier sul fenomeno, con le richieste più eclatanti.


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