Napoli, Piazza Bellini salotto dei rifiuti e del degrado
par Valeria Russo
martedì 16 aprile 2013
Incuria e rifiuti hanno conferito uno scenario "dantesco" al salotto culturale partenopeo. Intanto, sul Lungomare Liberato si celebrava la partenza dell'America's Cup. Associazioni civiche e cittadini sdegnati. Segnalazioni e denunce al gabinetto del Sindaco. "Napoli non è solo Via Caracciolo!". Il centro storico versa nel degrado tra buche, disservizi e abbandono.
La città dalle “due facce” ha regalato, in questo secondo weekend d’aprile, l’ennesima dimostrazione d’inciviltà: Piazza Bellini, salotto culturale partenopeo per antonomasia, ridotto a discarica a cielo aperto sotto gli occhi disgustati ed ormai non più “stupefatti” di turisti e passanti, ma soprattutto dei residenti della zona. Intanto sul Lungomare Caracciolo si celebrava l’apertura dell’America’s Cup, vanto della città partenopea all’estero.
Un ossimoro senza fine la gestione dell’urbanistica napoletana: buche, immondizia, strade prive di asfalto, cantieri e disservizi nelle zone centrali e periferiche, estrema cura dei dettagli sul Lungomare Liberato. E i cittadini insorgono. A denunciare l’inguardabile paesaggio degradato, insultato da rifiuti di ogni tipo e bottiglie di vetro vuote, per lo più rotte e sparpagliate sull’asfalto, residui di notti “bagorde”, è stata Patrizia Bussola, progetto vivibilità urbana, associazione culturale No Comment, unitamente a Giovanni Lombardi, associazione culturale A.S.C.A., tramite una nota indirizzata al Sindaco, Luigi De Magistris ed al Vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano.
Il degrado persiste da sabato 13 aprile, ma solo ieri mattina sono intervenuti gli addetti alla rimozione dei rifiuti, liberando una parte dell’indescrivibile indecenza, che giaceva da più di 48 ore sui marciapiedi della “Napoli culturale”.
Questo weekend è toccato al “salotto di Napoli” versare in un manto di rifiuti, ma i napoletani già temono che il “virus dell’incuria” possa infettare altre zone del capoluogo partenopeo.