Nando, un comunista che aveva lottato per la democrazia
par Yvan Rettore
venerdì 30 settembre 2022
Anni fa avevo un'edicola a Padova.
Uno dei miei clienti più cari (che purtroppo oggi non c'è più), un pensionato ultrasettantenne di nome Nando, mi raccontò che aveva imbracciato le armi a soli 17 anni per lottare contro i nazifascisti, sacrificando anni preziosi della sua gioventù per riportare la democrazia in Italia.
Nando era un comunista convinto e lo rimase per sempre.
Ma era ancor di più un cittadino che aveva creduto e lottato per far rinascere la democrazia in questo Paese.
Fu profondamente amareggiato della distruzione della Sinistra che avvenne da D'Alema in poi e non si riconosceva più in ciò per cui lui e altri avevano rischiato la vita.
E un giorno, arrivò a dirmi che lui e i suoi compagni d'armi erano stati davvero fessi ad avere rischiato così tanto per finire col vedere come era degenerato il Paese in cui tutti pretendevano ma sempre meno erano disposti a dare per la difesa di quei diritti per cui loro avevano così strenuamente combattuto.
E poi ti ritrovi come oggi con milioni di italiani che si sono astenuti sputando sui sacrifici di gente come lui e di tanti altri che morirono con le armi in pugno per consentirci di vivere in un Paese che non fosse più una dittatura.