Musei Vaticani: Fedeli ed euro. Esentasse...

par Emilia Urso Anfuso
mercoledì 8 settembre 2010

Ogni anno sono 3.000.000 â circa - i visitatori di tutto il mondo che visitano i Musei Vaticani. A Roma, in special modo nel periodo estivo, si assiste a lunghissime colonne umane, che sotto il sole rovente dellâestate, attende con incredibile pazienza di poter accedere ai tesori dellâarte. Tesori della Cultura Italiana che sono o dovrebbero essere, patrimonio dellâUmanità.

Dopo ore ed ore di fila, ecco lâingresso in uno dei templi non solo della religiosità ma anche del maggior fasto ed incredibile bellezza artistica del nostro territorio. A naso in su, molti avranno conosciuto la sindrome di Stendhal, che aggredisce quelli particolarmente attratti da opere di alto pregio artistico.

In queste ultime ore, si è parlato di danni alle opere, provocato â pensate â dal fiato e dalle emissioni di vapore umano che, con una media di circa 20.000 presenze quotidiane, stanno inesorabilmente intaccando ciò che di più bello lâarte e la storia nostrana ci hanno lasciato in eredità.

Ma andiamo anche a far di conto, come si diceva un tempo, su ciò che realmente significano i numeri appena espressi.

Oltre ai danni inesorabili di tanti estimatori che da tutto il mondo scelgono di transitare per questi luoghi di storia ed arte, oltre ai numeri ed ai totali dei visitatori annui, câè da fare qualche bel conticino sugli incassi che il Vaticano ottiene già solo con un pezzettino infinitesimale di âproprietàâ culturale.

Sapete quanto costa il biglietto intero per accedere ai Musei Vaticani ed alla Cappella Sistina? 15 euro. E non ci sono troppi sconti se invece di un visitatore alle casse si presenta un gruppo di 5 o più persone. Oltre a questa tariffa, andrà applicato il diritto di prevendita di 4 euro nel caso in cui si voglia usufruire dellâacquisto dei biglietti in agenzie dislocate sul territorio o direttamente online sul megagalattico sito internet relizzato esclusivamente per dare informazioni dettagliate sui Musei ed anche lâopportunità â appunto â di prenotare le visite.

Esistono anche biglietti a prezzo ridotto, che riguardano come sempre i ragazzi dai 6 ai 18 anni, gli studenti al di sotto dei 26 anni ma che presentino il libretto universitario. In caso si rientri in questi parametri, il prezzo del biglietto scende ad 8 euro.

Ebbene: moltiplicate 20.000 (gli accessi medi giornalieri di visitatori) per una media di 11 euro (fra biglietti interi e ridotti)...Lâincredibile cifra che se ne ricava è pari a 220.000 euro. Duecentoventimila euro. Che appunto moltiplicati per 12 fa una somma di 2.240.000 euro. Annui. E stiamo parlando di una particola di beni culturali in mano alla Chiesa.

Se dovessimo fare davvero i conti della serva, non avremmo intanto tempo utile per poter avere una panoramica davvero completa di quanti fra siti, chiese, musei ed abbazie sul nostro territorio generano altri incassi. E se addirittura volessimo fare questo censimento a livello internazionale, non basterebbe una intera vita, per compierlo in maniera completa.

Su questo denaro, per convenzioni via via stipulate con lo Stato Italiano, la Chiesa non versa un solo centesimo di Tasse. E se a questo aggiungiamo unâaltro patto storico chiamato 8 x 1000, ecco che cominciamo ad avere una prima idea di cosa significhi Chiesa se considerata anche in quanto generatrice di beni e denaro.

Cosa ne fa la Chiesa di questo denaro? Lo utilizza certamente per le spese di gestione dei beni in questione. Forse ogni tanto per sostenere una qualche causa umanitaria, ma non è dato saperlo.

Ciò che sconvolge è come possa rientrare in un criterio accettabile, che il mondo da cui ognuno si aspetta pace, amore e carità, sia nella realtà dei fatti una mostruosa macchina creatrice di denaro e beni incommensurabili.

Non voglio qui affrontare altri temi. Sarebbe allargare il raggio a troppi altri discorsi. A troppe altre situazioni. A troppi altri dubbi, misteri ed incoerenze fra il bene materiale e quello dellâAnima.

Sta di fatto che, da sempre, il semplice gesto di due dita, che nellâaria disegnano una croce in segno di benedizione, è in realtà una vera âbenedizioneâ per chi lo compie. Sta a chi lo riceve, quel gesto, dargli la giusta considerazione. E riflettere che dietro un âego te absolvo....â si nasconde un business che ha più lâaspetto di Impresa che valore dellâAnima.

Sentitevi liberi si riflettere ognuno a vostro modo. E che Dio vi benedica.


Leggi l'articolo completo e i commenti