Morto Fidel Castro, per la terza volta in un anno

par Alvin Vent
martedì 6 marzo 2012

Siamo, ancora, alle solite. Sono più di un miliardo, nel mondo intero, gli utenti internet: questo ha cambiato radicalmente l'informazione e, di pari passo, la ricezione delle notizie. Un singolo lancia un sasso (o un amo se preferite) e questo smuove le acque ed a seconda di dove (e come) il sassolino è stato lanciato la portata dell'evento coinvolgerà un certo numero di persone.

Per la terza volta nell'ultimo anno Fidel Castro è morto, o meglio, ancora una volta una persona, calcolando una serie di varianti (in modo anche abbastanza grossolano) veicola un messaggio attraverso un media di massa individuale (quale la rete in generale e twitter nello specifico) e centinaia, migliaia di persone credono ciecamente nella veridicità della notizia (basta che sia un minimo credibile, ossia verosimile) dando da diventare una notizia: ed allora ecco che siamo tutti qui a domandarci se davvero il Lìder Màximo sia morto, a controllare l'Ansa ed i quotidiani cubani.

Questa la notizia che ha scosso la rete:

Ora è possibile che il Primo Ministro del Governo italiano annunci via twitter la morte di Fidel? Vediamo i tweet precedenti che corrispondo all'account Mario Monti:



Monti darebbe notizia di diplomatiche e private conversazione con il Cancelliere Angela Merkel via twitter? Arriviamo al comico con il tweet di ringraziamento nei confronti di Sarkozy, ai limiti (oltrepassati) della grammatica italiana.

Vedendo poi il giro di following si svela il trucchetto: se da un lato, la maggior parte (anche se 50 following sono un po' pochini) sono utenti reali (per lo più staff di politici, da Obama a Di Pietro, giornalisti o testate), i pochi utenti che il nostro Monti segue sono altri illustri politici europei e, cosa non marginale, sono anche gli unici con che si relazionano a Monti; Olli Rehn, Commissario europeo e Luis de Guindos, Ministro dell'Economia in Spagna.

Il trucco è svelato, creando account falsi di personaggi reali (ma non verosimili poiché poco credibili sono i loro profili ed i loro tweet) che comunicano fra loro si dichiarano e si confermano l'un l'altro notizie "grosse" e la voce inizia a girare, la gente ci crede, l'argomento diventa reale ed anche i giornali iniziano a parlarne corroborando il gossip, in questo caso il nulla.

L'aspetto preoccupate per me non è tanto l'approccio "leggero" del medium twitter, quanto la possibilità che l'account di Mario Monti, evidentemente falso, possa essere creduto vero dai suoi follower (oltre 14.000!) e, ancor peggio, che basta che una voce si ingrandisca per diventare "socialmente" mercificabile, diventantando notizia al di là della verità del fatto.

Sull'identità del truffaldino autore si possono fare solo ipotesi, anche se una sembra acquisire maggior autorità sulle altre:

In un certo senso un appassionato di scoop-fake.


Invece Castro, che solo pochi giorni fa si è recato a trovare Chavez in ospedale, si trova in salute e per fortuna, si dice, tutte queste vuote voci allungano la vita.


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