Moralità in politica
par Michele Luongo
giovedì 24 giugno 2010
Una volta c’erano dei valori. Gli uomini che ricoprivano delle cariche pubbliche erano da esempio alla società . Ora, quale esempio danno...
Dopo tangentopoli, di anno un anno ci stiamo rendendo conto che la classe politica italiana (quella straniera non la conosciamo) non è che faccia tanta fatica per dimostrare il suo reale valore. A mio avviso, si è persa una grande occasione, per una svolta radicale del nostro Paese. Casta, cricca, amici e circoli, vizi e privilegi sono all’ordine del giorno, eppure la società sembra quasi incamerare il tutto con rassegnazione.
Ma come si sol dire quando è troppo è troppo. Tante malefatte e malgoverni in altre epoche storiche avrebbero, forse, prodotto altro che rivoluzioni, probabilmente, abbiamo realizzato “una società complice”. Di fatti, in coerenza, se analizziamo i vari settori della società italiana, troviamo un groviglio di “regalie quotidiane” di “favori e aiutini” che intrecciano il mondo relazioni-lavoro.
Tutto questo non è altro che il risultato dalla nostra classe politica degli ultimi quarant’anni. Visto che non è riuscita ancora a rendere e a dare valore, credibilità alle leggi, alle regole. E in assenza di queste non resta che la violenza o i privilegi. E’ qui che bisogna radicare, senza dubbi, indugi, le fondazioni sulla moralità e l’etica della politica e delle istituzioni che non possono esimersi dall’esempio.