Mons. Babini: “No concerto di Elton John davanti cattedrale di Trani”

par UAAR - A ragion veduta
giovedì 19 agosto 2010

Intervistato dal sito Pontifex, il vescovo emerito di Grosseto mons. Giacomo Babini si è scagliato questa volta contro Elton John. Un concerto del cantante inglese, omosessuale dichiarato e molto critico verso la religione, era infatti previsto per a settembre a Trani proprio davanti alla cattedrale. Secondo Babini, “i cattolici hanno il diritto di farsi sentire” contro l’evento. “Fare cantare quel signore davanti ad una Chiesa” ha detto Babini, “mi sembra inadeguato, blasfemo ed offensivo”. Elton John sarebbe noto infatti per le sue “disordinate tendenze” e la “sua vita depravata”: “dunque svolgere una sua esibizione davanti alla casa di Dio é offensivo”. I cattolici, ha continuato, “sono chiamati all’ impegno militante, e davanti alla omosessualità francamente non se ne può più”.

Babini inoltre ha sostenuto la tesi del vescovo di Salisburgo, che collegava i morti alla Love Parade di Duisburg alla punizione divina contro gli apostati (Ultimissima dell’8 agosto): “alcune volte Dio i segnali li manda ed anche forti quando servono”, ha chiosato. Coloro che vivono “in una situazione perversa, di peccato gravissimo, chi rifiuta coscientemente Cristo, finisce nelle pene dell’ Inferno che sono gravi e forti”, ha chiarito il monsignore. Che ha aggiunto: “tra il finire in quel posto e non nascere, meglio non venire mai alla luce”.

L’amministrazione di Trani aveva scelto il concerto di Elton John per candidare il borgo antico a monumento dell’Unesco, ma poi ha cambiato location e data per l’esibizione del cantante: si farà a piazzale Colonna il 22 settembre. Un recente editorale di Pontifex ha annunciato “con soddisfazione” il cambio di programma. Volpe ha sostenuto che di “non essere contrario al concerto, ma al luogo in quanto, pur se pubblico, era davvero sconveniente, oltraggioso per la cattedrale, sede del Vescovo”. Gli organizzatori avrebbero preso una “decisione di buon senso” per “evitare polemiche” e non si tratterebbe di censura. Il cantante è stato ulteriormente attaccato per la sua “indecente omosessualità, la sua ostentazione di una anormalità animalesca”, cose che “avrebbero mortificato la sede vescovile e indignato i cattolici”.


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