Moda Vox. Personal Shopper, 5 marchi di qualità per tutte le taglie a prezzi ragionevoli

par Ambra Zamuner
mercoledì 21 ottobre 2009

Devo essere sincera, lo spunto per questa nuovo appuntamento settimanale di moda è giunto da una mia amica, giustamente stufa di recarsi nei "soliti posti" trovandoli pieni di abiti in look androgino, di chiaro spunto maschile.

Personalmente non disdegno la scelta attuale di proporre uno stile più aggressivo e da concerto rock, ma io sono anni che lo adotto ergo non faccio molto testo ai fini delle attuali scelte degli stilisti.

La prima cosa importante da dire è che bisogna cambiare il concetto di moda come "seguire la tendenza": tutti conosciamo i marchi famosi che rendono il made in Italy apprezzabile in tutto il mondo, rimane sempre il dubbio che ormai le griffe ricorrano a metodi meno "italiani" per far fronte alle spese di produzione. E’ giunto quindi il momento di "creare" la tendenza e non di seguirla passivamente. Come fare? Innanzitutto se si cerca la qualità ad un prezzo onesto mi sento di consigliarvi di evitare le catene in franchising di un certo tipo, è vero sono convenienti, si trovano capi alla moda (e molto spesso di un look ben preciso), ma il prezzo basso ci si rivolta contro quando il tessuto cede al primo sguardo. Pochi negozi monomarca si salvano per quanto riguarda la qualità del prodotto, ma difficilmente troverete tra gli scaffali top a cinque euro e pantaloni a 19 e 90.
Chiarito questo punto la cosa che resta da fare è rispolverare la vera mania dello shopping ossia fare tappa nei negozi di abbigliamento. Non immaginate nemmeno il numero spropositato di marchi di buona qualità che esistono sul mercato e che propongono abiti femminili, romantici, in ogni tipo di tessuto e taglia, ovviamente spesso passano in secondo piano e finiscono fra le pagine della pubblicità delle riviste, invece che nei consigli per un look attuale.

Durante la mia ricerca ne ho scelti cinque che hanno attirato la mia attenzione per qualità, diversificazione degli stili, originalità e portabilità.

Partendo dai prezzi più bassi Siste’s ha diversificato la strategia di marketing ultimamente, prima era limitato all’ingrosso, ora ha aperto un flagship store (negozio di bandiera monomarca) a Milano. La collezione autunno/ inverno spazia dagli abiti ai maxi maglioni proponendo prezzi medi e taglie fino alla XL. Sul sito www.Sistes.it trovate lo store locator con la lista dei negozi che trattano la marca divisi per regione.

Spostandosi al sud Kor@Kor ha lo showroom principale a Nola in provincia di Napoli. Quest’anno la collezione del marchio è particolarmente interessante perché integra la femminilità a linee pulite e classiche, introducendo inserti in pelle nelle giacche, catene sui pantaloni taglio maschile Ma utilizza fantasie particolari per tutti gli abiti più eleganti. Le taglie arrivano tranquillamente fino alla 46, da mie ricerche, ma forse anche più in là. I prezzi rimangono variabili: un abito in genere viene a costare meno di 100 euro, a volte un composè vestito+cardigan viene venduto a meno di 60 euro, le maglie e i top a 15. Sul sito www.Kor@Kor.it trovate l’indirizzo email per le informazioni e il servizio fotografico riferito alla stagione attuale.

La terza proposta è la marca più diversificata e famosa fra tutte. Pennyblack da sempre è conosciuta per avere prezzi piuttosto alti e taglie non proprio comodissime. Da qualche anno però la loro filosofia ha cambiato impronta. PennyBlack rimane il punto di forza della linea per quanto riguarda le passerelle, (ma io porto una 42 e mi sono comprata un paio di pantaloni lo scorso settembre... in saldo a 35 euro) con l’aggiunta di New Penny e PennyPull giovani, più colorate e innovative, ma sempre con la qualità che contraddistingue la casa. Le taglie hanno preso forme diverse fino alla 46 e inoltre hanno prezzi più bassi: i vestiti si trovano intorno ai 70 euro, i maglioni a 60, i trench di pelle (ed è pelle vera non pvc) a 190. Visitate il sito www.Pennyblack.it per trovare i rivenditori e i negozi nella vostra zona, sono piuttosto diffusi in tutta Italia.

Le ultime due proposte  Alysi e Twin-Set di Simona Barbieri sono quelle con i prezzi più alti per questo motivo ho deciso di dividerle dalle altre e di descriverle insieme. Alysi per questo autunno ha puntato sulla grazia e il glamour, anche in città. I tessuti sono morbidi e scivolati in tutte le taglie con colori dal bianco al cipria, dal grigio melange al nero lucente. Gli abiti superano i 100 euro piuttosto facilmente, le camicie si trovano intorno agli 80 euro, ma in questo caso vale la regola della necessità della moda. Entrambi i marchi propongono abiti e soluzioni molto particolari, che si potrebbero affiancare a creazioni di molti stilisti. Sta poi alla fantasia di chi li acquista e li porta saperli riutilizzare e farne capi senza tempo e sempre rinnovabili. Visitate www. Alysi.it con i numeri di telefono per regione scoprirete i rivenditori. Per Twin-Set il discorso poi vale ancora di più perché la collezione esclusiva di vestiti è la mia preferita nel gruppo. Le fantasie sono molteplici e mai banali, i tagli sono perfetti per qualunque corpo esistente e le taglie coprono fino alla XL. Sul sito www.Twin-set.it c’è anche la sezione Shop-online in cui potete scoprire i prezzi di ogni capo. Ci sono abiti da 186 euro, da 120, alcune giacche e cappotti superano i 300 euro, ma ce ne sono altri da 150. Il messaggio è: se non potete rinunciare a sentirvi alla moda tutto il giorno e potete permettervelo, date una chance al vero made in Italy indossabile. E poi un tubino nero è per sempre...lo compri una volta non lo compri più è immortale.

Il lato positivo della tecnologia è che ultimamente lavora per noi, è dalla parte di chi è appassionato di moda, quindi indovinate un po‘? Quasi tutte le case che vi ho citato hanno un profilo su facebook, potete quindi avere un filo diretto per avere ogni informazione e chiarimento:

Siste’s


PennyBlack

Alysi

Twin-Set

Un ultimo consiglio sulle etichette: La viscosa è un materiale naturale, trattato per poter essere filato, ma proviene direttamente dalle polpe degli alberi, dal cotone, dalla paglia ridotti in pappetta...che sia una fibra artificiale non vuol dire che sia sintetica. Attenzione poi alla dicitura “microfibra” dev’essere accorpata ad un filato per avere senso (ad esempio: poliestere microfibra) la microfibra è una tecnica di filatura non un materiale. L’unico materiale sintetico che davvero può dare problemi a livello epidermico, e anche di socialità direi, è il poliestere. Lo si utilizza perché è in grado di mantenere il calore, quindi non perché si voglia del male ai consumatori, il problema è che non è molto traspirante.

Insomma ricordatelo quando leggete le etichette è importante non confondersi...

E ora buon shopping!

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