Minacce alla Bernardini. E proseguono i “fuochi” razzisti...

par Sergio Bagnoli
lunedì 2 febbraio 2009


Intanto la deputata radicale Rita Bernardini è stata fatta oggetto di minace scurrili all’integrità fisica sua e della sua famiglia.

Continuano in tutt’Italia, dopo i fattacci di Guidonia, le aggressioni di matrice razziale contro i romeni. Mentre a Nettuno tre criminali in erba - due erano appena - maggiorenni il terzo addirittura minorenne, bruciavano così per gioco un immigrato indiano, a Marcellina, un paesetto vicino a Guidonia, un bar, il bar “Europa”, gestito con molti sacrifici dalla signora Cornelia, cittadina comunitaria proveniente dalla Romania, è stato fatto oggetto di un attentato incendiario da parte di ignoti. Per puro caso non è stato distrutto il locale intero.

La bomba carta utilizzata per l’attentato pare essere, secondo le prime risultanze investigative trapelate alla Procura della Repubblica di Tivoli, dello stesso tipo di quella usata per devastare, sempre nella zona di Guidonia, la macelleria di un altro imprenditore romeno che sorge tra l’altro a poca distanza da un altro esercizio pubblico, il bar “ Livia”gestito da un’altra donna immigrata da Bucarest, anch’esso, a sua volta, fatto oggetto di un attentato incendiario subito dopo l’arresto dei violentatori di Guidonia.


Ieri si è venuti poi a sapere che a Firenze, in Viale Dalmazia, la scorsa settimana un ragazzo di quindici anni è stato ferocemente picchiato da due italiani più grandi di lui mentre era fermo alla fermata dell’autobus che doveva riportarlo a casa dopo una giornata trascorsa a scuola. I due aggressori, fiorentini purosangue secondo un testimone oculare, prima gli hanno chiesto se fosse romeno, poi lo hanno gettato in mezzo alla strada, infine hanno cercato di investirlo ed ucciderlo con una macchina. Un suo compagno di scuola, italiano, lo ha salvato da peggiori conseguenze.

Intanto minacce volgari e concrete sono state inviate da cittadini italiani a Rita Bernardini la deputata radicale che ha denunciato maltrattamenti nei confronti degli autori del bestiale stupro di Guidonia. Gli avvocati di Roma nominati difensori d’ufficio dei sei arrestati hanno poi rifiutato la loro difesa e non si esclude un obbligato decreto di precettazione da parte del Presidente della Corte d’appello della capitale per garantire il sacrosanto loro diritto alla difesa. Il governo romeno, in uno stringato e severo comunicato stampa reso pubblico dall’ambasciata in Italia, pur riconoscendo la gravità del fatto di Guidonia, e scusandosi con il popolo italiano, ha aggiunto che “disapprova fortemente l’incriminazione dell’intera comunità romena o della repressione violenta diretta contro alcune persone innocenti, solo perché sono romene, azioni in contrasto con le norme ed i principi dello stato di diritto” e che offrirà a tutti i suoi concittadini fatti oggetto di atti discriminatori in Italia la dovuta assistenza adendo, se il caso lo richiederà, pure la Corte per la tutela dei diritti dell’uomo di Strasburgo.

A conclusione della sua visita di Stato in Spagna il ministro degli esteri di Bucarest, Cristian Diaconescu ha rivelato che il governo di Madrid, al contrario degli italiani, invece apprezza il contributo che il milione di romeni sta dando all’economia spagnola e la circostanza è stata confermata dal Ministro degli Esteri spagnolo che ha pregato Diconescu di ringraziare per personalmente di ciò il presidente romeno Basescu. “Anche noi abbiamo dei criminali romeni, ma non per questo ci abbandoniamo a recriminazioni che tanto puzzano di xenofobia” ha aggiunto ieri in serata Zapatero. E’ la stessa linea che per ora a Roma persegue il sindaco Alemanno: “la responsabilità penale è individuale, non può essere addossata ad un’intera comunità” ha affermato il primo cittadino della città eterna.


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