Milano presa nella rete

par Francesca Pitta
giovedì 23 settembre 2010

"Hai presente il fuori Salone? Ecco, come se fosse un po' quella cosa li" . Solo che invece di divani e poltrone qui si tratta di web, rete, geolocalizzazione e città 2.0. Novanta eventi gratuiti, 250 relatori, una sorta di workshop che si svolge in contemporanea in 5 città del mondo : Los Angeles, Bogotà, Buenos Aires, Città del Messico.

Marco Montemagno, che con Marco Antonio Masieri è il co- fondatore di Augmendy - società che organizza per l’Italia la Social Media Week anche per le edizioni 2011 e 2012 – è entusiasta. Sale convegno strapiene, giornalisti, blogger studenti o semplicemente curiosi tutti in giro per la città passando da un appuntamento all'altro. Si palra di informazione, bellissimo l'incontro alla Mediateca di via della Moscova su come internet e i social media stanno cambiando l’informazione. Seduti al tavolo a discuterne insieme- Emilio Carelli, Direttore SkyTG24- Tommaso Tessarolo, General Manager Italy Current TV- Luca Dini, Direttore Vanity Fair Italia- Peter Gomez, Direttore Il Fatto Quotidiano online, Giancarlo Vergori, direttore generale Matrix. Special guest: Dina Kaplan, Cofounder di Blip.tv.

Oppure di “crowdsourcing” , ovvero affidare un’attività normalmente svolta da un professionista (interno o esterno all’azienda, Università, Ente o Istituzione) ad un indefinito e allargato gruppo di persone tramite una richiesta aperta, trasparente e rivolta a tutti. E ancora un'iniziativa dedicata in modo particolare ai senior affascinati da internet: la Olnus Eldy che gira per le vie cittadine con un camper debitamente attrezzato con computer e connessione ad internet per portare la tecnologia facile ai cittadini meno giovani. "Il nostro obiettivo, spiega Montemagno, è coinvolgere tutta la cittadinanza , descrivendo e spesso facendo sperimentare direttamente le opportunità che i social media offrono alle persone, alle aziende, al mondo del no profit"

Impossibile parlare di tutto ciò che sta accadendo a Milano, possibilissimo invece cliccare sul sito e farsi un'idea. Dopo, ovviamente, sarà impossibile resistere alla tentazione di "gettarsi nella rete"


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