Michele Zagaria: arrestato il boss dei Casalesi. L’ironia del cammorrista: "Ha vinto lo Stato"

par Redazione
mercoledì 7 dicembre 2011

"E' finita ha vinto lo stato": sono state queste le prime parole di Michele Zagaria dopo essere stato arrestato stamane in un'operazione congiunta di Polizia e Carabinieri.

Dopo 16 anni di latitanza finisce la fuga di Michele Zagaria, l'ultimo boss dei Casalesi. Da stamane erano in atto perquisizioni in alcune abitazioni di persone considerate fiancheggiatori del clan dei Casalesi a Casapesenna, nel casertano.

Si nascondeva in un anonimo appartamento di vico Mascagni. Viveva sottoterra, coperto da una botola. Un bunker per fuggiaschi.

Sul posto sono arrivati i procuratori Cafiero de Raho, Catello Maresca e Raffaele Falcone, Marco Del Gaudio.

Più di cento poliziotti hanno bloccato e perquisito le abitazioni lungo Corso Petrillo. Il blitz sarebbe stato effettuato da una squadra congiunta di polizia e carabinieri. Il boss sarebbe stato colto da un malore subito dopo il fermo, al punto da dover chiamare un'ambulanza, come riportano alcune agenzie.

Dopo l'arresto di Antonio Iovine un anno fa, finisce anche la latitanza dell'ultimo grande boss dei Casalesi.

Sono le 13.15 quando 50 auto della polizia, auto civetta e volanti hanno attraversato a sirene spiegate con lampeggianti illuminati e i fari accesi Casal di Principe, il regno di Michele Zagaria. In una di quelle 50 auto, chiuso tra quattro poliziotti e in manette c'era Michele Zagaria, il boss che sembrava imprendibile, del quale non c'era neanche una foto in cui fosse riconoscibile. Qualche poliziotto suona il clacson, altri hanno il braccio fuori dal finestrino con il segno della vittoria. Passano tra gli sguardi della gente che finge indifferenza. La latitanza di Zagaria e' finita, il boss sta per essere condotto nelle camere di sicurezza della questura di Napoli.

"Vado in pensione ben contento - ha dichiarato il procuratore Giandomenico Lepore - questo era un regalo atteso e che mi era stato promesso. È un grande risultato quello che abbiamo ottenuto ed è il frutto di un lungo e faticoso lavoro". Zagaria, aggiunge, "era il capo del clan dei Casalesi più attivo, continuava ad infiltrarsi con le sue attività nel nord Italia e le modalità della sua cattura hanno richiesto un'attività investigativa molto particolare


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