Messina e Viareggio: una stagione di catastrofi e stragi non accidentali

par Doriana Goracci
sabato 3 ottobre 2009

Sta arrivando l’autunno, non possiamo migrare, e a settembre non si è morti di meno. I respingimenti li facciamo noi a certe atroci giustificazioni e menzogne. Fosse pure a bassa velocità, non ci passerete sopra, e non siamo disposti a ballare sulla morte, sia pure per uno spettacolo di passaggio, complice la tv, i media, per il paese della vergogna, del "do ut des", dove i mafiosi sono degli idioti.

Il 29 settembre, c’erano tante ricorrenze. Sono trascorsi tre mesi dalla strage di Viareggio, dove persero la vita 31 persone. Il giorno dopo il 29 giugno 2009, arrivò lui, l’uomo della Provvidenza, quello che avrebbe ridato a tutti le casette, contestato mentre le cifre erano ancora in tragico movimento, come oggi lo sono a Messina.

Non sono solo le case a mancare, in Italia piaga perenne, manca la giustizia e la verità, dopo tre mesi, nessuno è indagato. Vecchi problemi e nuovi soldi in criminali dismissioni.

Oggi è la volta della catastrofe a Messina per il nubifragio, evento naturale. I morti sono arrivati ad essere 20, 40 i feriti, 35 i dispersi, 400 gli sfollati. Cifre anche questa volta tutte in tragico movimento.

Quando scrissi di quell’inferno del 29 giugno 2009, Petrolio e Persone, chiudevo dicendo amaramente ironica: “Globalmente tra la vita e la morte, il petrolio e le persone. Viaggiando tra scambi di merce, dovremmo imparare i tempi delle tartarughe… Vicina a chi rimane, senza affetti, senza casa, senza un perché, che possa giustificare questa fine”. Sappiamo bene che gli eventi naturali possono far morte, non sempre accidentale, e il perché non lo vogliamo vedere e non ce lo fanno vedere.

E’ di ieri la dichiarazione in prefettura ai giornalisti, del sindaco Giuseppe Buzzanca: “Messina non aveva i fondi per poter prevenire il disatro che ha colpito la città a causa del nubifragio… Questo è un momento molto triste, questa vicenda viene da lontano: due anni fa c’è stato un fenomeno molto contenuto, ma la mancanza di fondi non ha consentito di intervenire”.

E ancora: “La Procura di Messina ha aperto un’inchiesta, allo stato conoscitiva e senza indagati, sulla “tragiche conseguenze” del nubifragio. Il reato ipotizzato è di disastro colposo. “Abbiamo dato mandato, in prima battuta, ai carabinieri del comando provinciale - ha detto il procuratore capo Guido Lo Forte - di compiere tutti gli accertamenti per cercare di individuare le cause, anche pregresse, dell’accaduto”.

E la notizia sciacallo del 2 ottobre:” Spero che per gennaio i primi lavori possano partire se non addirittura per dicembre”. Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli in merito al ponte sullo stretto di Messina, a margine della cerimonia per i 170 anni della prima linea ferroviaria delle Ferrovie dello Stato a Pietrarsa (Napoli). La società Stretto di Messina e il general contractor “hanno trovato l’accordo l’altro ieri - ha detto Matteoli - credo che arriveranno a firmare per l’avvio dei lavori. Ho parlato con il presidente Ciucci e mi ha detto che è tutto a posto”.

Non tornano i conti ma tornano anche quelli della NO TAV. “Oggi pomeriggio tre distinti cortei confluiranno a Chiusa di San Michele (Torino), in piazza della Repubblica. L’iniziativa, denominata ”Balla che ti passa. Passeggiata a bassa velocità”, è totalmente pacifica. Due i punti di partenza fissati per le 15, a Sant’Ambrogio di Torino e a Vaie, con l’arrivo dei cortei alle 16 a Chiusa. Qui seguiranno gli interventi, tra cui quello di Alberto Perino, leader dei No Tav, e la raccolta fondi per il presidio permanente di Venaus".

Manca la solidarietà reale come l’informazione vera che non delega tempi e persone, a grancasse mediatiche, a bande e benedizioni, la sicurezza delle nostre esistenze. Per questo allego alla fine e trascrivo i commenti trovati su un giornale locale online, il Viareggino, dopo il 29 agosto e prima della manifestazione per i 3 mesi, dove alcuni diranno che erano in ventimila e altri, coinvolti come i primi, poche centinaia. E hanno entrambi ragione come le loro testimonianze autentiche.

Quanto continueranno ad avere la pazienza, i parenti delle vittime, gli sfollati, i senza casa e senza lavoro, di sfilare con quegli striscioni, sempre uguali da decenni, in cui c’è scritto "Basta morti", per le stragi, per le catastrofi non accidentali, per la morte senza spiegazioni climatiche patriottiche teologiche istituzionali? E’ vero il clima è cambiato, non i tempi e le modalità nell’affrontare la verità e la giustizia, in Italia, dove la violenza non scorre sotterranea, si percepisce fuori e dentro le mura del silenzio e delle grida.

Per non dimenticare: Viareggio 29 settembre 2009 mostra un grande video con le immagini strazianti che potete immaginare e la musica sottofondo, il silenzio... alla fine un piano sequenza con donne e uomini che altrettanto silenziosamente, continuano a reggere degli striscioni con scritto “sicurezza, giustiza e verità per Viareggio”. Saranno gli stessi che grideranno le stesse parole, poco dopo: perché tre mesi dopo la pazienza se ne sta andando. Il video è pessimo, ma si ascoltano distintamente le grida e si vedono le stesse persone, esasperate. Questo è il commento che lo accompagna: “mentre i fondi stanziati risultano insufficienti e i colpevoli restano tra gli ignoti qualcuno ha pensato di strumentalizzare l’iniziativa unitaria in ricordo delle vittime dando un video fazioso pro Berlusconi. Il video proiettato in Piazza Mazzini sotto degli sponsor è stata una mancanza di rispetto alle 31 vittime e i fischi non sono mandati. Criticabile l’atteggiamento della polizia che voleva censurare commenti e fischi. Lo sappiamo sono tempi di censura e chi critica lo stato di cose esistenti e si batte per verità, giustizia e sicurezza dà noia al potere. Nel video che segue anche esso di parte (ma non ha la pretesa ipocrita di negarlo) si mette in risalto come l’assemblea del 29 giugno prosegua la lotta nonostante il tentativo maldestro di isolarla da parte di personaggi manovrati dalla destra locale. I viareggini pretendono giustizia e non le passerelle delle istituzioni”.

I commenti trovati su un giornale locale online, il Viareggino

[1] di rossana – 07/09/2009 alle 08:33:31

Le persone erano poche ma io vedo mezzi che rallentano e teste che si girano sempre quando sono in cima al cavalcavia o passano davanti a Porta Pietrasanta: i viareggini non hanno dimenticato, ma probabilmente dobbiamo fare qualcosa di diverso. Tanto per cominciare domandiamo perchè al telegiornale non se ne parla più, facciamo venire “striscia”, i cortei facciamoli a Roma, non organizziamo solo la Messa dal Papa…..

[2] di IL MORALIZZATORE – 05/09/2009 alle 11:49:59

Nel rispetto dei morti, dei feriti, di chi ha perso tutto le battaglie da fare sono altre. 01) non serve (secondo me) prendersela tra viareggini e non si può ogni ricorrenza mensile pretendere che 4/5 mila persone sfilino. 2) Bisogna coinvolgere i Media nazionali con anche gesti eclatanti ma non violenti, 3) far partecipare i nostri politici locali e i rappresentatni delle vittime ai vari Porta a Porta o Matrix, Stiscia, purtroppo siamo in un mondo che la guerra e le battaglie si vincono solo sul fronte mediatico. Bisogna farcela!!!

[3] di simone – 03/09/2009 alle 11:12:44

Non sarà una manifestazione, o tante manifestazioni, o tanta gente alle manifestazioni a risolvere qualcosa…se si vuole giustizia si deve combattere concretamente contro il silenzio di chi ha delle responsabilità, fare pressione vera per avere delle risposte… entrare negli uffici delle FS senza violenza ma con determinazione affrontando di persona chi di dovere…gli striscioni e i cori non li guarda più nessuno… per quanto commoventi essi possano essere…tanto meno serve accusarsi a vicenda tra viareggini di poca o troppa sensibilità… di poca o troppa partecipazione…sempre ammesso che avere delle risposte possa servire… quando le teste cadranno quei 31 angeli non torneranno ugualmente indietro…

[4] di astor – 01/09/2009 alle 19:22:18

Serena, insabbiare o meno, Viareggio ha 70mila abitanti…e’ vergognosa la scarsa partecipazione registrata l’altra sera. Viareggini tanto egoismo e ignoranza.

[5] di Serena – 01/09/2009 alle 14:31:11

Non ho niente da aggiungere a quello già scritto … eravamo veramente in pochi … secondo me dietro questa strage c’è veramente tanto da insabbiare … ma se continuiamo a gridare forte la nostra voce .. prima o poi qualcuno ci sentirà!!! Lo dobbiamo a 31 angeli!!!

[6] di astor – 01/09/2009 alle 10:45:47

Il numero delle persone che hanno preso parte alla manifestazione era molto basso,vergognosamente modesto..Purtroppo I viareggini si son comportati da soliti Viareggini. Tanti discorsi all’inizio, poi fatti pochi, e molto menefreghismo.

[7] di astor – 01/09/2009 alle 10:45:30

Il numero delle persone che hanno preso parte alla manifestazione era molto basso,vergognosamente modesto..Purtroppo I viareggini si son comportati da soliti Viareggini. Tanti discorsi all’inizio, poi fatti pochi, e molto menefreghismo.

[8] di Asprito – 31/08/2009 alle 20:00:54

Volevo fare solo un’appello ad una più massiccia partecipazione a queste manifestazione (che senza far polemica mi è sembrato modesta), perchè è l’unico grande modo che abbiamo di stringerci attorno alle persone colpite da questa sciagura e fargli sentire la presenza di Viareggio. Perchè chi vuole tacitare questa tragedia non aspetta altro che si allenti la solidarietà tra concittadini cominciando a far cadere tutto nel “dimenticatoio”. Pertanto sono ancora a rinnovare l’invito a partecipare a questi cortei fino a che non si arrivi alla verità.

 

 

 

 



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