Meglio iPhone o Android?

par Rudy Bandiera
mercoledì 11 gennaio 2012

Sapete cosa definisce la frase “religion war“? Religion war (letteralmente “guerra di religione”) è un’espressione inglese usata nel gergo comune in senso metaforico per indicare aspre e interminabili discussioni fra utenti/sostenitori di diverse tecnologie o brand concorrenti. L’espressione implica che le diverse posizioni siano tali “per fede” e quindi, essenzialmente, che la discussione sia destinata a non aver mai fine.

Le guerre di religione più comuni sono quelle tra Microsoft/Windows e Linux, Microsoft/Windows e Apple/Macintosh, processori Intel e processori AMD, Commodore 64 e ZX Spectrum oppure anche Quake e Unreal.

Le guerre di religione hanno avuto un enorme boom esplosivo grazie al Web, mezzo grazie al quale possono nascere dei flame, delle discussioni enormi e lunghissime basate sul nulla.

Adesso ad esempio va molto di moda la guerra tra iPhone e Android: si possono aprire discussioni interminabili basate su un mare di cazzate e su opinioni del tutto opinabili ed inconcludenti, basate a loro volta su ragionamenti fatti sul nulla se non sui puri sentimenti.


Poi ci sono quelli che sanno tutto, che “usavo quello ancora prima che tu nascessi” o cose simili: gli intelligentoni. I tuttologi.

Poi, nel marasma di tutto quello che viene detto sui social network, ci sono anche quelli che non ammettono che qualcosa è accaduto, solo perché non l’hanno visto o non se ne sono accorti: l’altro giorno ho scritto un post nel quale dicevo che l’iPhone ha cambiato il modo di interpretare la telefonia mobile.

Prima di allora c’erano palmari, sistemi operativi e device del tutto diversi da quelli che sono nati dopo, a dimostrazione del fatto che l’iPhone ha fatto da spartiacque, nel bene e nel male. No, ci sono quelli che non lo ammettono. Qua un esempio sociale di guerra di religione che si sposta nel tempo.

Mi viene in mente la biografia di Steve Jobs, e chi vi parla non ha un device Apple, anche se lo ha avuto per provarlo e per poter parlare con cognizione di causa. Mi viene in mente la biografia, dicevo, nella quale appare chiaro che Jobs ha avuto il merito e la capacità di vedere il futuro. E’ innegabile, anche se qualcuno dirà che non è vero.

Bene, lui vedeva il futuro e invece il mondo è pieno di persone che non vedono nemmeno il passato.


Leggi l'articolo completo e i commenti