Medici crudeli

par vittorio
mercoledì 27 marzo 2013

Siamo sull'orlo dell'abisso, ma con Grillo facciamo un passo avanti.

- Uno si droga per 30 anni con dosi crescenti di cocaina perché ogni volta si sente sempre meglio e gode di più; fintanto che l'assuefazione lo spinge ad iniettarsi una "bomba" tanto potente da mandarlo in collasso; viene ricoverato d'urgenza e salvato in extremis (e ringrazia, sia pure con un fil di voce); poi viene sottoposto ad una cura disintossicante a base di medicinali ed astinenza programmata, ma più procede la cura e più lui si mette ad odiare ed insultare i medici e gli infermieri che gliela somministrano; non potendoli sopprimere scappa dall'istituto, prima di essere definitivamente guarito, e riprende a drogarsi.

- Noi italiani tutti ci droghiamo da oltre 30 anni spendendo complessivamente più di quanto guadagniamo complessivamente, comprando auto via via più dispendiose, case sempre più spaziose, arredi e abbigliamento sempre più lussuosi (e firmati!) e ne godiamo, più o meno ostentatamente; il tutto senza avere abbastanza risorse visto che, oltre a ragionevoli debiti privati, abbiamo costituito un debito comune pro-capite di oltre 35.000€ bimbi inclusi; siamo quindi giunti al capolinea del concordato preventivo ed il curatore, chiamato in extremis per scongiurare il fallimento definitivo e l'azzeramento del nostro patrimonio, ci ha imposto una dieta rigorosa (meno sprechi, sia pubblici che privati) e medicine assai amare (tasse e restrizioni); dieta peraltro democraticamente concordata ed accettata.


Però, man mano che la cura procede e ci allontana dal fallimento, noi incominciamo a criticare e denigrare il curatore, lo allontaniamo dal suo compito, peraltro assai ingrato, e riprendiamo a credere ai pifferai che ci raccontano favole e ci spingono a tornare a far baldoria e debiti, pubblici e privati, come se un anno da formiche potesse bastare a sanare 30 anni vissuti da cicale!

- Monti ci ha indiscutibilmente salvati dal disastro visto che a fine 2011 nessuno voleva più comprare i titoli di stato che dovevamo emettere al ritmo di 10/30 miliardi al mese per poter pagare stipendi pubblici e quant'altro e gli stessi italiani (oltre a fondi e banche estere) li svendevano per paura che venissero svalutati del 70% come in Grecia; abbiamo sommessamente tirato un gran sospiro di sollievo e, guarda caso, ripreso a comprare BTP le cui quotazioni sono infatti risalite dall'85/90% al 100/105%; ora però incominciamo a non sopportare più le medicine amare che il suo governo ha dovuto somministrarci solo perché i precedenti governanti, di destra come di sinistra, hanno favorito la nostra viziosa tendenza ad ammalarci (leggi spendere più di quanto produciamo) pur di ottenere alternativamente il nostro voto beato; anzi attribuiamo a Monti le colpe dei predecessori (che, furbetti o del tutto privi di etica e di senso dello stato, gli hanno rifilato il cerino acceso per non compromettere la futura raccolta di voti) e ci precipitiamo a votarli credendo, di nuovo beatamente, ai miracoli che ci promettono: meno tasse, meno sacrifici, più posti lavoro per incanto e (pensa tu quanto sono bravi!) senza bisogno di alcun miglioramento in termini di innovazione (tasse impiegate per la ricerca applicata anziché per sprechi regionali, provinciali e comunali), di produttività (lavoro più efficace ed elastico) e di competitività.

- Rimane il fatto però che questo Monti appare ben strano ai più! Bastava che non "salisse in politica" e sarebbe stato eletto Presidente della Repubblica all'unanimità. Ai più appare anche bizzarro, visto che ha silenziosamente rifiutato gli emolumenti da Ministro dell'Economia e da Presidente del Consiglio; e vuoi scommettere che avrebbe analogamente rifiutato l'appannaggio da Capo dello Stato sottolineando che già beneficia di laute pensioni derivanti da altrettanto copiosi contributi versati come Commissario Europeo alla Concorrenza, Rettore e Docente universitario. Come se non bastasse risulta anche "eccentricamente" onesto e serio e cultore di uno strano humor inglese (veramente troppo sottile per essere capito dai più!), quando invece le lombarde barzellette sconce e le villiche metafore emiliane incantano quasi tutti, sia a destra che a sinistra.

- Pare inoltre che gli oltre 3 milioni di italiani che hanno votato per Monti sostengano immodestamente di averlo fatto pensando più al futuro delle nuove generazioni piuttosto che alla salvaguardia di privilegi, caste e sprechi attuali; sembra infine che contino ritrovarsi ben più numerosi (recuperando anche parte del 25% di astenuti), e quindi in grado d'indirizzare democraticamente l'Italia sulla via del recupero effettivo e non immaginario, non appena si manifesterà di nuovo il rischio di finire come la "Grecia" (presumono presto, grazie a Grillo e/o Vendola; riferisco a tal proposito il seguente colloquio colto per strada "Pare che siamo sull'orlo dell'abisso – Sì, ma con Grillo abbiamo fatto un passo avanti!").

Bizzarri ed eccentrici al pari del loro mentore, questi 3 milioni di cittadini che guardano al futuro dell'Europa (Italia inclusa) anziché curare esclusivamente il proprio giardinetto di casa?


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