Media, unidirezionalità e informazione

par Simone Pardini
giovedì 16 dicembre 2010

Assange è un terrorista, la Rolls Royce del principe Carlo non è adatta per le rivolte dei teppisti londinesi, Yara, Sarah e chi vuoi tu.

Ormai è effettivo: i media non riflettono l'opinione dei cittadini.

Alla luce della recente Agenda Setting dei quotidiani, dei giornali radio e ancor pipù dei Tg, possiamo avanzare una forte, ma forse veritiera ipotesi: il rinomato quarto potere, termine coniato nel 1828 dallo storico Macalauy, dei media è cosa più unica che rara.

Prendiamo in esempio le prime cinque notizie riportate la scorsa domenica 11 dicembre nella home page dell'agenzia di informazione Ansa:

  1. Fini: non ci fidiamo più, Fli andrà all'opposizione
  2. Berlusconi: Israele pensa ad atomica L'analisi durante l'incontro con Gates
  3. Antigua, ville premier in cambio taglio debiti
  4. Terrorismo in Svezia Kamikaze si fa saltare
  5. Yara, parla la madre Nell'aria grande affetto

Ora, prendiamo alcune notizie dello stesso giorno riportate dal sito del Corriere della Sera:

  1. Fini: «Berlusconi non avrà la fiducia»
  2. Kamikaze a Stoccolma, strage evitata
  3. Berlusconi: «Israele può usare l'atomica contro Teheran»
  4. Yara e l'ipotesi malavita. Il papà: «Non ho nemici»
  5. «Sconsigliata» la Rolls Royce al principe Carlo

Infine, per non nessere troppo tediosi, consideriamo il Tg1:

  1. Fini: "Berlusconi non avrà la fiducia"
  2. Yara, si indaga su una punizione della malavita.
  3. Kamikaze iracheno a stoccolma, poteva essere strage
  4. Farmacista uccisa in casa, fermato il compagno, era ubriaco

 


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