Mario Draghi conferma la crisi

par Ivo Cappelli
mercoledì 22 ottobre 2008

Quasi si rimane increduli di fronte a quanto potrebbe succedere per l’economia intera del nostro Paese, metre i politici fanno il rimpallo delle responsabilità,le banche invece........

Ecco finalmente una conferma che questa crisi sta incombendo su di noi; quella crisi infatti che travolge tutti i mercati mondiali,ora entra nei nostri portafogli. C’è voluto Mario Draghi, Governatore di Bankitalia a farcelo capire che la recessione anche da noi " è ben evidente... e la vera emergenza è data dal calo dei consumi". Sono dati, - afferma sempre Draghi, "che sotto il peso dell’erosione del reddito disponibile, a causa dell’inflazione e dell’aumento del servizio al debito che preoccupano". Questi dati ufficializzati ora anche dalla prima Banca italiana ci confermano senza alcun sospetto che i redditi sono di molto calati e di conseguenza è calato il potere di acquisto per salari e pensioni soprattutto.

Il primo segnale negativo si è visto con l’aumento dei mutui. Se poi a tutto questo uniamo il forte aumento della pressione fiscale in questi ultimi 3 anni a livello locale, per mantenere "efficente" il Servizio sanitario nazionale, oltre ad una miriade di enti inutili quali Comunità montane "di bassa quota", allora se tutto questo non ci porta ad un livello di bancarotta, ditemelo Voi se sto sbagliando. Una paura infatti che si genera non solo sui risparmiatori, ma ora anche su chi percepisce uno stipendio. La storia in questi giorni ci riporta al 1929 dove, dopo il crollo della grande Wall Street,venne subito adottata una politica di intervento sociale che portò prima l’America poi tutto il resto del mondo, lontano dallo sfacelo. Fu infatti agli inizi degli anni trenta del secolo scorso, il presidente Roosvelt ad avviare quel "New Deal" che creò tanti posti di lavoro,con conseguenti aumenti di redditi e di consumi.
 
In Italia invece pare si verifichi tutto il contrario: vengono tagliati i posti di lavoro, si genera paura nella pubblica amministrazione con la la parabola dei fannulloni e nel contempo non vengono create leggi che riqulifichino certi lavori. In compenso, viene pompato pubblico denaro verso tutte le banche che guardacaso "hanno sottratto reddito dai consumi": esempio per tutti ne è l’aumento già descritto dei mutui nell’ultimo periodo(biennio). Del salvataggio delle banche, di cui tante han sinora speculato sui nostri risparmi, se ne parla assai in quest’ultimo periodo; il tutto è ovvio altrimenti se non vi fossero questi salvataggi in extremis, crollerebbe l’intero sistema economico del nostro Paese.Per concludere : dopo il danno la grande beffa, infatti le banche verranno si salvate, ma solo coi nostri soldi.

 

 

 


 

 

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