Mare Jonio, ai ragazzi e alle ragazze della nave: grazie!

par Camillo Pignata
mercoledì 20 marzo 2019

Cari ragazzi, care ragazze, 

grazie per il vostro impegno, la vostra umanità, il vostro coraggio. Avete vinto, la nave è entrata nel porto di Lampedusa, avete salvato 49 persone.

Avete vinto la vostra battaglia, l'avete vinta per voi, per noi, ma anche per i tanti razzisti ,"i fascistelli da quattro soldi", che sui giornali e sui media, sui social, vi offendono e vi insultano.

Avete sconfitto un Ministro che non conosce i trattati e le convenzioni internazionali, il principio della separazione dei poteri, il rapporto delle Nazione Unite sul 2018 su quello che succede nei lager libici, i limiti dei suoi poteri, che ordina un arresto che non può ordinare, che minaccia di chiudere i porti alle navi italiane, che non può chiudere, che ha ingaggiato con voi un braccio di ferro.

Avete rianimato ed incoraggiato altre ONG a continuare a salvare vite umane.

Avete detto al mondo che la Libia non è un porto sicuro e che la guardia costiera libica non è affidabile.

Avete denunciato la responsabilità dei razzisti vestiti da razzisti, e dei razzisti vestiti da moderati per le morti in mare, per gli ostacoli frapposti al salvataggio e il silenzio complice di alcune forze democratiche che non è mai neutrale, ma coinvolgimento operoso in un crimine.

Avete ricordato l’umanità agli esseri umani, la democrazia ai democratici, alla sinistra la sua storia, la sua funzione, il valore della lotta,la forza dell'esempio.

Avete ricordato ai cittadini di questo Paese, che esiste ancora la Costituzione. Vi siete comportati da eroi e non vi viene riconosciuto. Siete ritornati nel silenzio delle Istituzioni e del popolo accompagnati da insulti di certa stampa servile e disumana.

E' stato notificato al comandante Pietro Marrone il provedimento di sequestro della nave. Andrete a processo mentre Salvini scappa. Al momento esiste solo un fascicolo aperto contro ignoti per favoreggiamento della immigrazione clandestina. In un Paese normale, le istituzioni e il popolo, avrebbero accolto con tutti gli onori, un equipaggio che ha salvato 49 vite umane.

Ma questo non è un Paese normale.


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