Marco Carta torna a casa ed è subito festa

par Luigi Coppola
martedì 8 settembre 2009

Tutto esaurito nel mini tour sardo per il giovane vincitore del Festival di Sanremo.
Molto enfant, poco prodige, il cantante cagliaritano impazza i suoi fan. Special Guest con Simonetta Spini. 
Erano oltre tremila, i fan del nord Sardegna, accorsi ad applaudire e strepitare per il loro beniamino. Ad Alghero, venerdì 4 settembre, Marco Carta, inaugura il ritorno a casa, dopo lunga e fortunata tournée estiva, partita a Milano lo scorso 15 maggio. L’epilogo del Festivalguer 2009, organizzato come di consuetudine da Sardegna Concerti, non poteva avere migliore chiusura, considerate cifre e numeri, sull’affluenza di pubblico, sempre numeroso in tutta la rassegna estiva, per la gioia del botteghino.
 
Accompagnato da una band di sette musicisti: Simone Aiello e Fabio Vitello alla chitarra, Vanni Antonicelli alle tastiere, Marilena Montarone al basso, Loris Luppino alla batteria, Laura Carusino e Mary Dima ai cori, Marco Carta si presenta sul palco intorno alle 22.00, accolto da un vero tripudio.
 
Giovanissimi accalcati sotto il palco con cartelli e striscioni ma anche tante famiglie con piccoli al seguito, una sorta di family night musicale. 
 
Il concerto vive sui brani del suo ultimo e fortunato album “La forza mia” pubblicato dalla Atlantic che contiene il brano omonimo con cui ha vinto il 59° Festival di Sanremo e il nuovo singolo “Dentro ad ogni brivido”. Quando arriva al tormentone estivo, lanciato da tutte le radio italiane, il pupillo di “Amici”, ha già dato del suo meglio. Costruito principalmente su un grosso pathos comunicativo rivolto ai suoi coetanei e anche ai pre adolescenti. Un linguaggio che evoca il sogno proibito di migliaia di ragazzi: il gran salto dall’anonimato alla popolarità, passando per un palco ed una ribalta televisiva. Lui che passato il guado, ricorda perciò spesso il suo recente passato, consumatosi nelle due vittorie della vita, la prima sul palco televisivo di “Amici” e la seconda, impensabile al teatro Ariston di Sanremo.
 
Sui brani presentati, nessuna grande novità, se non l’impeto di una volontà musicale che ricalca modelli storici della canzone melodica italiana. Il timbro vocale graffiato e roco non sempre l’aiuta, ma l’esecuzione delle principali cover (imbarazzante quella di Battisti) è supportate dalle coriste che fanno bene la loro parte. Il progetto musicale è consistente, considerate pure le scenografie che oltre un imponente impianto luci, si avvalgono di un video clip girato a Londra dove il protagonista è ovviamente lo stesso cantante. 
 
L’emozione di giocare in casa, crea più di un problema con il gelato, le batterie scariche e brevi fughe fuori dal palco. Il tutto è compensato dalla buona improvvisazione di Carta, che quando dialoga con il suo pubblico è più che simpatico. Legge tutte le dediche degli striscioni e ringrazia puntualmente gli autori. Il momento migliore della serata è certamente il duetto con la grande amica del cuore, ospite sorpresa. Simonetta Spini (pure lei De Filippi girl, in quota “Amici”) canta insieme a Marco, “Vivo per lei”. Grande esecuzione (ancora più grande la distanza dalla prima coppia interprete Bocelli Giorgia), la singer sassrese avrà ancora un suo spazio dedicato con delle cover in inglese. Mentre il ritorno di Carta contempla pure un “Grazie a te” declinato in sardo e l’annuncio imminente alla preparazione di un prossimo album. “Pezzi bellissimi”- promette, mentre invita tutti a seguirlo nel secondo concerto a casa sua: domenica tutti nella sua Cagliari. L’invasione alla Fiera è già pronta.

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