Mammografie e Veronesi: cosa ha detto veramente Grillo?

par Carmela B.
martedì 12 maggio 2015

Il leader del M5S è stato attaccato da più parti per le sue affermazioni sulle mammografie e sul conflitto di interessi di Umberto Veronesi. 

Sono tanti gli articoli pubblicati nei giorni scorsi sulla questione di Umberto Veronesi e le mammografie e su come Grillo "sconsigliasse" alle donne di farne. Su Bufale.net una lista degli articoli usciti, la ricostruzione della vicenda e la trascrizione di alcune parti degli interventi del leader del Movimento 5 Stelle. 

Qui sotto il video completo de Il Fatto Quotidiano. 

Ho ritrascirtto le parole Grillo, togliendo (a discrezione mia) le ripetizioni e le parole che non aiutavano a capire. Il testo resta comunque una sbobinatura. 

Grillo: I medici come si comprano le grandi strutture? Vai vedere una casa farmaceutica che investe il doppio in marketing che in farmaci. Vai a vedere che negli ultimi 30 anni solo il 2,5% dei farmaci sono stati una novità. Vuol dire che il 97% dei farmaci sono sempre gli stessi, o repliche di quello che sono già o che non servono a nulla.

Vai a vedere cos’è diventata oggi la medicina: i tagli degli ospedali, i tagli degli infermieri…

Il fine oggi della Sanità è creare malati sani e renderli malati cronici. Prendono dei sani e li rendono malati cronici. Io ti faccio un check up a te adesso e ti trovo 40 cose che ti faccio impazzire, ho degli strumenti che rendo un malato da sano. Il sano non ha più il posto. 

Stati Uniti cosa fanno per la corruzione per le case farmaceutiche, delle industrie del settore? Fanno una leggina di due righe: chiunque dia ad una organizzazione (medici, qualsiasi organizzazione, qualsiasi industria) più di 10 dollari deve mettere nome, cognome e importo su un blog aperto. Io cittadino, tu, clicchi vai a vedere chi ha dato i soldi, chi a chi. 

Allora capisci che Veronesi va in televisione a dire che bisogna fare le mammografie perché la General Electrics fa i mammografi: probabilmente gli dà una sovvenzione nella sua Fondazione. Allora capisci perché hanno questi comportamenti. E allora quando ci sono e si realizzano i conflitti di interessi dai delle multe di miliardi di dollari come fanno negli Stati Uniti. Quando tu metti una cosa aperta e vai a vedere…

Giornalista: Lei dice che serve trasparenza?

Grillo: Assolutamente. Nei primi 5 mesi negli Stati Uniti hanno trovato con questo sistema 3,5 miliardi di dollari dati alle case… ai medici, alle organizzazioni, agli ospedali, agli ambulatori convenzionati… 3,5 miliardi e mezzo in cinque mesi.

La legge è nuova negli Stati Uniti. C’è in Svezia, in Olanda (credo) e in Danimarca. È una legge, una leggina di due righe: metti sei obbligato a mettere a chi dai i soldi, nei concorsi... la trasparenza. Adesso c’è questa merdata colossale dei malati di Epatite C: sanno benissimo che il farmaco costa talmente tanto che non potranno essere curati tutti. Lo sanno già. Allora tu vai dalla casa farmaceutica che produce il farmaco e gli dici ‘tu questo farmaco se lo vuoi vendere lo vendi a meno. Devi curare tutti non una parte’.

Allora cos’è la trasparenza? L’azienda che tratta il prezzo dei farmaci, che è statale fa una trattativa sul prezzo del farmaco con l’industria farmaceutica privata. Non sai i prezzi, non puoi venire a sapere i prezzi. L’Aifa, che è la società, tratta in forma privata, in forma nascosta il prezzo del farmaco con le aziende farmaceutiche.

Non è un difetto, è voluto così: quando non sai la gente non reagisce.

La domanda di sanità… (fai i tagli negli ospedali) la domanda di sanità è illimitata. Un vecchio dai 60 agli 80 anni costa il doppio che tutta la sua vita precedente. E allora via a vedere, ti fanno qualsiasi cosa: risonanze magnetiche, esami del sangue, qualsiasi cosa. È fatturato, è fatturato. 

Grillo quindi voleva parlare di trasparenza nella Sanità: maggiore chiarezza sui finanziamenti alle industrie e politiche dei prezzi trasparenti. Usa Veronesi come esempio (anche se mette un "probabilmente") per per spiegare come potrebbe funzionare quel sistema di confilitto di interessi. Delicato? No. Brillante? No. Ma non ha detto, come riportano alcuni giornali, "Pubblicizza mammografie per le sovvenzioni". 

Ha fatto il buon esempio? No. Ha toccato un argomento delicato e non è andato a fondo nelle spiegazioni, né del suo pensiero, né del contesto nel quale inserirlo. E questo è quello che accade spesso con Beppe Grillo: non fa politica, non fa divulgazione. Si incazza. E da incazzato mette insieme diverse questioni, qualche nozione, e le urla. E questo (purtroppo?) viene usato contro di lui.

 

Prendiamo qualche sua affermazione: "Vai a vedere che negli ultimi 30 anni solo il 2,5% dei farmaci sono stati una novità. Vuol dire che il 97% dei farmaci sono sempre gli stessi, o repliche di quello che sono già o che non servono a nulla." Di cosa parla esattamente? Io non ho trovato riscontro di questo dato, ad esempio. Oppure quando parla della legge sulla trasparenza negli Stati Uniti parla di 3,5 miliardi entrati in cinque mesi. Altra notizia che non ho trovato. Le leggi in Danimarca, forse Olanda e Svezia? Stessa cosa. 

Grillo tocca argomenti complicati: la questione della comunicazione scientifica, dei finanziamenti e della prevenzione, tutti temi non si possono risolvere in una chiaccherata passeggiando. 

Per cui se da un lato c'è un problema di informazione - ovvero una divulgazione di notizie che non vengono verificate e la tendenza ad attaccare il M5S per le affermazioni "forti" o "scioccanti" dei suoi esponenti - dall'altro c'è un leader che fa una comunicazione spesso facilona e basata sul consenso del rigetto del pensiero "unico". 

Da un lato ci sono i pennivendoli e la "kasta" dei giornalisti, e dall'altra c'è l'informazione fatta dagli urli di Grillo. E in mezzo resta, spesso, poco.

Foto: Luca/flickr


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