Malattie sessualmente trasmesse: ecco quanto poco ne sanno i giovanissimi
par Oggiscienza
lunedì 27 febbraio 2017
Scarsa informazione sui pericoli del Papilloma virus e di altre malattie e sull'importanza di proteggersi con il preservativo o con il vaccino. Gli ultimi dati Censis
È cosa ben nota che in Italia l’educazione sessuale non sia istituzionalizzata a livello scolastico, un fatto che ci rende un caso di studio in Europa, come mostra un’aggiornatissima mappa pubblicata da ValigiaBlu, nonostante da più parti se ne discuta. Da ultima la stessa senatrice Elena Cattaneo, la quale in un incontro organizzato in Senato il 23 novembre scorso alla presenza del Ministro Lorenzin, ha parlato della scuola come il primo luogo dove fare informazione fra i giovani e i giovanissimi sulle malattie sessualmente trasmissibili.
A quanto pare, infatti, i nostri giovani non sono affatto ben informati, in media, su malattie sessualmente trasmissibili e sulla differenza fra metodi contraccettivi e strumenti di prevenzione. Lo mettono in luce alcuni dati pubblicati da Censis e presentati in Senato qualche giorno fa. Un primo dato allarmante: il 18,7% tra i giovanissimi, cioè fra i ragazzi di età compresa fra i 12 e i 14 anni, dichiara di non aver mai sentito parlare di malattie sessualmente trasmesse. E scarsa è anche l’informazione sul virus dell’Hpv e sul suo legame con il cancro alla cervice uterina.
E se l’HIV è oramai un problema noto anche ai più giovani, non possiamo dire lo stesso per il Papillomavirus. Solo 6 dei giovani italiani su 10 fra i 12 e i 24 anni ne ha sentito parlare, e a saperne meno sono i maschi: solo il 44,9% di loro sa di che cosa si tratta, quali conseguenze può portare e soprattutto quali sono le modalità di trasmissione. Solo l’80,0% di chi sa che cos’è l’Hpv sa anche si tratta di un virus responsabile di diversi tumori, soprattutto di quello al collo dell’utero, e che può colpire anche i maschi.
Sebbene si discuta molto di educazione sessuale a scuola, il principale veicolo di informazione per i giovani rimangono i media. Il 62% dei giovani hanno sentito parlare così di malattie sessualmente trasmesse (IST), e il 31% di Hpv. Nel caso del vaccino invece, a veicolare le informazioni sono prevalentemente genitori e medici, segno che sia nelle scuole che a livello di media se ne parla ancora molto poco, o forse non al pubblico giusto.
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