Magistratura italiana: verità e omissioni

par pierobonicellidellavite
giovedì 25 luglio 2013

La Costituzione italiana assegna alla Magistratura il privilegio dell'autogoverno, cosicché essa si autogestisce senza rispondere a nessun altro che non a se stessa. Gestione del personale, organizzazione del lavoro, retribuzioni e rendiconti dei costi sono opzioni autonome prese dal Consiglio Superiore della Magistratura e fuori dal controllo dei cittadini.

La Magistratura italiana è stata messa sotto accusa per molti motivi: gli stipendi e l'orario di lavoro dei magistrati, i costi, la lunghezza dei processi, la politicizzazione

A fronte delle critiche ricevute l'ANM, Associazione Nazionale dei Magistrati, ha pubblicato un documento "La verità dell' Europa sui magistrati italiani" basato su dati raccolti dalla Comunità Europea e ove vengono confrontati i sistemi giudiziari dei paesi membri della U (rapporto CEPEJ 2008). 

È un documento dettagliato ma è talmente lacunoso da essere sospetto, perché le verità citate sono solo alcune delle verità dell' Europa.

Il fatto che i magistrati non hanno un orario di lavoro viene così motivato "essi sono equiparati a dirigenti che non hanno orario di lavoro". Succede però che i dirigenti, almeno quelli delle aziende private, avendo dipendenti lavorano in ufficio ben oltre l'orario di lavoro, invece i magistrati non hanno dipendenti e di fatto sono sul luogo di lavoro per poche ore alla settimana! 

Il rapporto ANM è interessante più per ciò che trascura che per ciò che esamina. Si parla del carico di lavoro dei magistrati e del loro stipendio per mostrare che la magistratura italiana non è sovrapagata e non è vero che produce poco. È una difesa corporativa con gravi omissioni perchè non si parla dell'argomento più importante: cioè del servizio reso ai cittadini. Ai cittadini interessa il costo che debbono subire per ottenere giustizia e il tempi di attesa per ottenere tale giustizia. 

Ho avuto esperienza di dovermi difendere da una pretesa di usocapione avanzata da un erede contro gli altri. L'usocapione richiede 20 anni di possesso incontestato per essere praticabile. Orbene le proprietà in oggetto provenivano da una altra successione di meno di 20 anni prima: una causa, inconsistente di partenza, durata 8 anni e per la quale mi è stato presentato una parcella di oltre 12mila Euro, quasi equivalente al valore del contendere! Come potere chiamare giustizia civile un processo che costa come il valore del contendere e che richiede anni prima di arrivare ad una risoluzione! 

Alla omissione del confronto tra la durata dei processi in Italia rispetto alla durata media negli altri paesi europei provvede peraltro un altro rapporto della UE del marzo 2013 da cui risulta che il tempo medio di durata dei processi in Italia è il più lungo tra i 27 paesi della UE, ecccetto Cipro e Malta. Questo report documenta anche come processi lunghi significhino alti costi per il cittadino.

Il documento ANM cita perciò solo alcune delle verità dell'Europa.

Colpisce il numero dei processi attivati in Italia: una quantità impressionante! Sembrerebbe perciò che gli Italiani siano il popolo più litigioso del mondo, ma pensando all' esempio che segue appare che la moltiplicazione dei processi non è tanto colpa del cittadino ma della Amministrazione della Giustizia. Ho avuto esperienze personali istruttive al proposito.

Per un inquilino che non pagava, ho dovuto fare tre preocedimenti distinti. La prima per lo sfratto, la seconda per liberare l' appartamento, la terza per ottenere un decreto ingiuntivo di pagamento che ha portato a risultato zero. Ogni volta pagando spese di tribunale, ufficiale giudiziario ed avvocati! Una giustizia che ha richiesto 3 cause, oltre 3 anni ed un costo assurdo.

Interessante è l'analisi della produttività dei magistrati italiani espressa come rapporto tra il numero di nuove cause aperte ogni anno ed il numero dei magistrati in organico. Risulta che i magistrati italiani sono tra i più produttivi in Europa. Può trattarsi di un dato falso perché in Italia a lato dei magistrati ordinari esiste una magistratura Onoraria con 1981 Giudici Onorari e 2092 giudici di pace che sono fuori organico ma smaltiscono cause.

ANM dichiara che i magistrati italiani non hanno né benefit né altri emolumenti, dimentica però di precisare che i magistrati italiani possano ricoprire altri incarichi retribuiti

Nella classifica mondiale stilata dal World Economic Forum la giustizia italiana è valutata al 68esimo posto nel mondo! Ai cittadini italiani è reso un servizio di Giustizia peggiore di quello di molti paesi del terzo mondo: peggiore per esempio di Egitto, Cile, Costa Rica, Gambia, Pakistan, Slovenia e perfino dell'Iran.

Il CSM ha un bilancio quasi impossibile da reperire e talmente lacunoso da non potere essere neppure chiamato "bilancio". Cosicché i giudici così solerti nelle indagini alle imprese dovrebbero anzitutto auto-indagarsi. 

Il CSM ha 27 consiglieri e 20 autisti e auto blu ed i Consiglieri ricevono, oltre lo stipendio, 75mila Euro l'anno di indennità di carica oltre i rimborsi spese e gettoni di presenza. Sono talmente oberati di lavoro che sono presenti 4 giorni alla settimana per sole 3 settimane al mese.

Il CSM ha un regolamento di Amministrazione e Contabilità del 15 dicembre 2005 che all'articolo 25, comma 1, definisce le indennità riconosciute ai propri membri per la partecipazione ai diversi Comitati di Gestione. Come se partecipare ai Comitati di Gestione non faccia parte del lavoro dei membri del CSM ma sia un lavoro extra. Vi è scritto che "l'indennità spetta per non più di 3 sedute giornaliere". Dal momento che non è scritto se tale limite è al mese, se ne potrebbe dedurre che un membro del CSM può ogni giorno chiedere tre indennità! Magari per sedute che durano 30 minuti!

Sul sito web del CSM è introvabile il resoconto dettagliato delle spese. Se la Magistratura vuole davvero evitare di essere messa sotto accusa dalla opinione pubblica perché non comincia con il rispettare gli obblighi di trasparenza di bilancio?

Il secondo passo sarebbe motivare perché nelle classifiche internazionali sulla Giustizia l'Italia risulta al 68mo posto ma soprattutto agire per cancellare questa ingiustizia ai cittadini italiani.

Dare risposta ai cittadini italiani è opportuno e doveroso perché le classifiche internazionali mica le ha fatte Berlusconi!


Leggi l'articolo completo e i commenti