Ma insomma, chi è veramente Beppe Grillo, e cosa c’è dietro?

par paolo
giovedì 14 marzo 2013

Sia ben chiaro che l'intento non è quello di sputtanare a priori, né tanto meno demonizzare chicchessia, ma, dal momento che il M5S è passato dalla dimensione di movimento di rottura a quella di partito istituzionale, credo sia lecito ed anche opportuno porsi delle domande. Ovviamente nessuna pretesa di verità assolute ma totale apertura ad eventuali contributi chiarificatori e, soprattutto, nessuna pezza d'appoggio all'operazione "Costarica" in corso.

Cominciamo con Beppe Grillo: comico di successo che nel corso degli anni ha rivolto la sua vena artistica su temi a sfondo sociale e politico. Traggo alcune sue dichiarazioni, rilasciate nel corso degli anni, peraltro che io sappia mai smentite, dal blog "Il lato oscuro di Beppe Grillo"evidentemente e dichiaratamente anti Grillo, limitandomi però a quelli più significativi.

E allora:

"Vecchia puttana (2001): riferito a Rita Levi Montalcini secondo lui insignita del Nobel "comprato" da una multinazionale farmaceutica). No comment!

"Tecnologia informatica (2000): un computer pesa 15 kg, per farlo occorrono 15 tonnellate di materiali, è la tecnologia più pesante che esista" (ndra parte il computo che non è dato sapere, dopo gli anni in cui Grillo sfasciava i pc nel corso dei suoi spettacoli, oggi è ultra informatizzato: iphone, ipad, macpro e solo Dio sa cos'altro, dal momento che il Web è il suo dominio della verità e della democrazia).

"Medicina (1998): l'Aids non esiste, ci sono seri sospetti che sia una bufala. La cura Di Bella debellerà il cancro . No comment! (poi critica Silvio).

"Pubblicità ingannevole (2008): la famosa pallina miracolosa Biowashball che Grillo suggeriva come miracolasa per i lavaggi in lavatrice. Giudicata una bufala, dopo test approfonditi ritirata dal mercato, Grillo non ha mai chiesto scusa agli incauti acquirenti.

"Onde Elettromagnetiche (2006): Grillo prese per buono un video burla che mostrava un uovo cotto tra due cellulari in connessione. Dichiarò che la decadenza dell'Italia (allora primo paese al mondo nella diffusione dei telefonini) era conseguenza della cottura dei cervelli dovuta alle "radiazioni" (ndr, termine mutuato dal nucleare) sprigionate dagli apparati. Evidente lo scambio di un chip Gsm con la valvola Klystron del microonde).

Poi in ordine sparso se l'è presa a turno con Saviano (2010) definito omertoso e colluso con il nano (Silvio B.), ha dato del "frocio" (At salut, buson) a Nichi Vendola (2011), definito un buco senza ciambella, ha dichiarato di essere "Monologhista" che non ammette contraddittorio (2008-2009) su richiesta di intervista de L'Espresso e nella trasmissione della D'Amico Exit.

Risulta inoltre che sul blog di Grillo fosse menzionata una sorta di benedizione del programma del M5S, nella parte che riguarda gli aspetti economici da parte di insigni economisti come Stiglitz (premio Nobel), Fitoussi, con smentite categoriche da parte dei medesimi (Stiglitz: Grillo chi?). Non vorrei che dopo la sagra delle false lauree si inaugurasse anche quella dei falsi sostegni da parte di insigni cattedrattici.

Comunque, fermo restando che le opinioni possano cambiare nel tempo, secondo il detto che "solo gli stupidi non cambiano mai idea", così come è ammissibile la sventura di incappare in incidenti di percorso, magari non voluti, il quadro generale che emerge è quello di un Grillo con un gap culturale piuttosto consistente e che difetta di un minimo di analisi critica preventiva. Non dico sia un credulone, perché non lo penso, ma un po' leggerotto nel partire in tromba direi di sì.

Mentre a suo merito va citata la denuncia premonitrice su quello che poi diventerà il crac finanziario italiano più devastante, ovvero quello della Parmalat. Grillo fece di tutto per mettere in allarme i risparmiatori che investivano nei titoli della società di Tanzi, rimase inascoltato e si è visto come è finita, ovvero migliaia di piccoli risparmiatori gettati sul lastrico.

Tornando alle sue topiche, non vuole essere una giustificazione ma una spiegazione, molto può essere dovuto alla necessità di fare spettacolo e quindi di estremizzare i contesti per poi ricamarci sopra il "pezzo comico". Perché in Grillo comicità e politica sono elementi indissolubili e credo anche siano la vera chiave del suo travolgente successo.

Gianroberto Casaleggio, il teorico del M5S, ovvero la Casaleggio Associati.

Non intendo farne la biografia, ma la cosa più importante che emerge è che è un esperto di marketing informatico ed un "ghostwriter", ovvero colui che ha ispirato le uscite sbeffeggianti di Grillo, tipo psiconano, testa d'asfalto e così via, e ha curato e cura il blog di Beppe Grillo.

Detto molto brutalmente, lui è la mente e Grillo è il braccio-megafono del M5S. La sua parola all'interno del movimento-partito è considerata il verbo; per nulla incline ad accettare qualsiasi contraddittorio, chi sgarra dalla sua linea è fuori o minaccia lui di sbattere la porta ed andarsene.

La biografia (Wikipedia) ci ricorda simpatie iniziali per la Lega di Bossi, un supporto al blog di Di Pietro e che ha il culto di Gengis Khan. Si dice inoltre che abbia predetto la Terza Guerra Mondiale per il 2020. È il teorico della "decrescita felice" che è la linea guida del M5S. Per ora non sono riuscito a capire esattamente cosa sia perché è un groviglio di fattibilità e demagogia in salsa populista.

Poi ci sono gli aspetti più malevoli di chi lo dipinge come una sorta di doppia personalità per avere avuto rapporti di lavoro, in qualità di consulente di strategie aziendali, con grandi società Usa, tra le quali anche la grande banca d'affari J.P. Morgan, una delle cattivone nella storia dei titoli spazzatura (i famosi mutui subprime). I più malevoli arrivano a coinvolgerlo in rapporti con il grande massone dell'economia mondiale, ovvero il Bilderberg Group, il tutto per via di rapporti con il finanziere plurilaureato alla Bocconi Enrico Sassoon che fino a qualche tempo fa, figurava come primo socio della Casaleggio Associati. Riferimenti poi spariti dal sito di Grillo, dopo che lo stesso Sassoon si è tirato fuori.

Dicono, nel senso di "dicitur", corre voce che Grillo senta Gianroberto almeno due volte al giorno. Due sono le possibilità: o Casaleggio è un genio che vede oltre la percezione di noi umani o è una emerita testa di cactus. Non sono ammesse vie di mezzo.

Infine, chi sono i grillini? A spanne direi che sono elementi di un insieme che contiene a sua volta due sottoinsiemi, uno che chiamerei "I militanti di base" che ha praticamente fatto un ressemblement di tutti i movimenti antisistema, dai seguaci delle teorie di Paolo Barnard (l'inflazione è bella e la moneta è la lira), ai sostenitori della green economy rastrellati tra gli ambientalisti di Bonelli, Legambiente, poi i Di Pietristi, i no global, gli antagonisti no Tav e, via via - si dice, voce non confermata - ad ambienti di destra estrema come "CasaPound". A occhio e croce questi costituiscono uno zoccolo duro del 50% del consenso elettorale raccolto e, potete giurarci, non sono inclini a scendere a compromessi od accordi con nessuno.

L'altro sottoinsieme, che definirei "I delusi", ha raccolto tutti coloro che hanno provato sulla loro pelle le malefatte della partitocrazia, ovvero della classe politica più degenerata del mondo occidentale. Sono coloro che hanno il rigetto per la casta, intesa in senso lato come protervia del potere e culto del privilegio. La maggior parte provengono dall'area di sinistra, vedi la perdita di 3,5 milioni di voti da parte del PD e dall'area moderata delusa che votava Berlusconi. Pochi, credo una parte molto minoritaria, dal bacino elettorale di estrema destra.

Adesso, senza fare dietrologie di maniera, resta da vedere quello che effettivamente rappresenta il contenitore "M5S", fermo restando che molto o forse tutto dipenderà da come si delineano le due figure chiave del progetto di "nuova democrazia internauta", ovvero quella del Guru Roberto Casaleggio e quella del braccio-megafono Beppe Grillo.

Molto meno importante, anzi direi marginale, mi sembra invece il capire chi siano singolarmente i "grillini" che entrano in Parlamento, dal momento che la loro autonomia decisionale, a meno di sorprese, è praticamente pari a zero. Rimane cioè la contraddizione: Grillo è il megafono dei grillini o i grillini sono la prolunga di Grillo (Casaleggio) nel Parlamento?

Non mi sento di trarre alcuna conclusione perché, ovviamente, tutto dipende dal grado di veridicità delle notizie riportate sui vari blog, non avendo il sottoscritto gli strumenti diretti per verificarle, e dal come si comporteranno i neo parlamentari del M5S. Una cosa è certa, niente sarà più come prima e di questo bisogna renderne atto a Beppe Grillo.

Non resta che aspettare.


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