M5s: i grillini sono come Renzi

par Paolo Borrello
mercoledì 10 febbraio 2016

Il movimento 5 stelle, ancora per il momento guidato da Grillo, insieme però a un Casaleggio sempre più influente, nonostante i problemi interni, continua, almeno secondo i sondaggi, ad ottenere notevoli consensi che lo rendono, oggettivamente, il principale concorrente rispetto al Pd di Renzi. Del resto, sempre secondo alcuni sondaggi, all’eventuale ballottaggio in occasione delle prossime elezioni politiche, i grillini potrebbero addirittura superare il Pd.

Comunque, al di là dei sondaggi, i consensi dei grillini sono, effettivamente, consistenti. Lo hanno dimostrato, ad esempio, alcune elezioni comunali e le elezioni regionali del 2015.

Perché io sostengo che ci sia un’analogia tra loro e Renzi?

Perché un fattore importante del successo elettorale di entrambi è rappresentato dalla mancanza di alternative credibili. Per quanto riguarda il Pd di Renzi, limitandosi ai partiti che potrebbero ambìre a diventare partiti che esprimono il governo del Paese, essendolo stati in passato, e cioè quelli di centrodestra, il Pd non ha avversari temibili.

Il centrodestra è privo di una guida credibile ed autorevole. Berlusconi, apparentemente, è ancora il suo leader, ma è depotenziato e non più in grado di attrarre i consensi che in passato è riuscito ad ottenere. Il suo partito poi è in forte crisi, probabilmente inarrestabile.

Altri leader non si vedono all’orizzonte. Matteo Salvini e Giorgia Meloni guidano sì i loro partiti, ma per ragioni diverse, non possono diventare, nessuno dei due, il leader del centrodestra, il quale peraltro appare disunito, mentre, soprattutto in seguito all’approvazione della nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum, dovrebbe quanto meno dare vita ad una coalizione compatta e retta da un leader rappresentativo dell’intera coalizione.

Il movimento 5 stelle, per ora, è un movimento di opposizione, e probabilmente destinato a restare tale, quanto meno perché una sua parte, rilevante, assume orientamenti e comportamenti difficilmente in sintonia con una forza politica che intende divenire di governo.

E i grillini non hanno, anche in questo caso, avversari temibili.

Il centrodestra presenta gli stessi problemi che lo contraddistinguono come potenziale forza di governo anche se lo si considera come forza di opposizione.

Sinistra italiana, il futuro raggruppamento che dovrebbe comprendere Sel e altri, non sta crescendo e difficilmente sarà in grado di raggiungere una percentuale di voti significativa, superiore considerevolmente al 5%.

Indubbiamente ci sono altri motivi che rendono competitivi elettoralmente sia il Pd di Renzi sia i grillini, ma io credo che la mancanza di alternative, per entrambi, rappresenta un importante fattore di successo.

Quindi è probabile che, soprattutto alle prossime elezioni politiche, anche se si terranno nel 2018, e quindi non saranno anticipate, i due principali e unici concorrenti saranno il Pd di Renzi e il movimento 5 stelle.


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