Lotta alla finanza senza esclusione di colpi

par Angelo Cerciello
martedì 26 giugno 2012

Nel recente vertice quadrilaterale tra Hollande, Merkel, Monti e Rajoy una delle proposte avanzate è stata l'introduzione della “Tobin tax”, ossia la tassa sulle transazioni finanziarie. Se essa fosse realmente introdotta, sarebbe un primo colpo portato dalla politica alla finanza, dopo mesi e mesi di finanza che ha “sotto scacco” la politica.

Riguardo a quest'ultima riflessione, la politica dovrebbe “attaccare” con “pugno di ferro” la finanza, responsabile principale della crisi economica attuale. L'eccessiva finanziarizzazione dell'economia e la speculazione finanziaria, che sembra non arrestarsi mai, sono due mali che devono essere combattuti con estrema forza e determinazione. La politica dei diversi stati europei e mondiali deve riprendere il controllo di una situazione che definire caotica e convulsa è dire poco: la speculazione finanziaria è come un cavallo senza controllo le cui redini devono essere prese in mano dalla politica.
 
La politica non può essere commissariata dalla finanza, dai “tecnocrati”, dai “tecnici”etc: essa deve riprendersi lo spazio che gli è consueto e risolvere i problemi che la crisi economica sta presentando ogni giorno con autorità e non essere passiva verso la finanza e i mercati. Quindi l'imperativo è uno solo: lotta alla finanza senza esclusione di colpi!
 
Gli stati non devono essere complici delle banche e della finanza a scapito delle classi più deboli che pagano i costi di questa situazione: lo stato, come istituzione democratica e popolare deve essere al servizio della popolazione e non contro di essa.

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