Lockdown e Salute Mentale
par Marinella Zetti
giovedì 25 giugno 2020
Sono 300mila le persone a rischio disturbi psichici secondo la ricerca che “OpenEvidence ha condotto in Italia, Spagna e Regno Unito. I dati sono confermati anche da studi italiani.
L’emergenza Covid-19 ha prodotto conseguenze rilevanti, non solo in ambito clinico ed economico, ma ha anche lasciato significative ripercussioni psicologiche. Uno studio pubblicato da “The Lancet” ha recentemente preso in analisi le ripercussioni psicologiche in Cina, evidenziando come, superati i dieci giorni di isolamento, la mente inizi a cedere, e, a partire dall’undicesimo giorno, emergano stress, nervosismo ed ansia, i cui effetti diventano più gravi al traguardo del 15esimo giorno di lockdown. Inoltre, la società di ricerca “Open Evidence” ha condotto un’indagine in Italia, Spagna e Regno Unito, da cui è emerso che in Italia il 41% della popolazione è, attualmente, “a rischio salute mentale” a causa di vari fattori di vulnerabilità socio-economica (tale percentuale sale al 46% in
I costi di questa epidemia saranno, dunque, alti anche dal punto di vista psicologico ed è stato stimato che saranno 300mila o più, le persone che svilupperanno disturbi psichici, soprattutto tra coloro che hanno meno risorse e meno capacità di adattamento.
In questa fase, appare più che mai fondamentale che clinici, istituzioni, industria e Associazioni pazienti uniscano le forze per individuare adeguati percorsi terapeutici e gestionali per tali pazienti e rivalutare quanto già strutturato ante Covid per i pazienti già affetti da simili patologie.
Nei giorni scorsi il Ministero della Salute ha illustrato i risultati di un’indagine condotta dal Gaslini di Genova
Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana è stata adottata una misura così grave e importante, restare tutti a casa per oltre due mesi, una misura di tale portata, che ha avuto inevitabilmente enormi conseguenze non solo sull’economia del nostro Paese, ma anche sulla vita sociale dei cittadini italiani e in particolare su ragazze e ragazzi.
Gli scienziati avevano già avvertito che un tale radicale cambiamento dello stile di vita quotidiano, avrebbe portato delle conseguenze sul piano psicologico. Tutti gli studi condotti sulle precedenti pandemie sono concordi nel ritenere che tra i soggetti più colpiti sul piano psicologico ci siano proprio i medici e gli staff ospedalieri, ma anche i soggetti in giovane età. E i sintomi più frequenti sono disturbi emotivi, depressione, stress, disturbi dell’umore, irritabilità, insonnia e segnali di stress post-traumatico, e lo studio condotto in Italia durante la pandemia dall’IRCCS Gaslini di Genova ha confermato che su quasi 7000 persone intervistate, le bambine e i bambini hanno sofferto di disturbi del sonno, attacchi d’ansia e aumento dell’irritabilità.
«Per questo motivo insieme a un gruppo di pediatri e di psicologi abbiamo realizzato due opuscoli rivolti proprio ai genitori e agli adolescenti in cui proviamo a dare piccoli suggerimenti su come affrontare e superare i danni che il lockdown ha determinato sulla nostra salute» ha precisato l’On. Paolo Siani XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati.
La Società Italiana di Psichiatria SIP si è attivata con molteplici iniziative per non far sentire soli i propri pazienti. Ciò che è emerso da un questionario inviato a dipartimenti e servizi ospedalieri su quanto avessero ridotto la loro attività ha mostrato dati significativi: solo il 14% degli ambulatori è rimasto chiuso e il 25% ha avuto un orario ridotto, mentre il 75% delle visite è stato fatto da remoto.
«Questa sostanziale non chiusura e la tecnologia hanno permesso ai pazienti di continuare i trattamenti sia di tipo farmacologico che di supporto psicoterapeutico. – ha spiegato Enrico Zanalda, Presidente SIP - Molti di questi strumenti hanno rivelato tutta la loro efficacia. L’auspicio è che la telemedicina sia implementata nella routine clinica anche in carenza di epidemia covid. I pazienti, da parte loro, hanno risposto abbastanza bene: coloro che
Mai come oggi è importante parlare di salute mentale e abbattere lo stigma che la circonda.