"Lo staff del Presidente è troppo puntiglioso" - Il nuovo mantra del cavaliere

par Filippo Cusumano
martedì 1 marzo 2011

Che noia, a volte vivere in questo paese! Apri i giornali o ascolti la tv e ogni giorno ci trovi le lamentazioni del premier ( mai quelle dei più deboli, per i loro diritti calpestati, ma sempre quelle del più forte per i suoi interessi e il suo potere messi in pericolo).

B. si era illuso che governare questo paese fosse solo questione sua e di alcuni suoi gregari.

Inutile ricordargli che chi ha il consenso deve rispettare le regole e che, proprio per questo, in un paese democratico che si rispetti, esistono organi di controllo e contropoteri.

"Lo staff del Presidente della Repubblica e’ troppo puntiglioso" questo il nuovo mantra di Berlusconi.

E pensare che lui e il suo staff siano solo incapaci di sfornare leggi adeguate dal punto di vista formale e sostanziale, no?

Tutti quelli che hanno preceduto B. nell'ingrato compito di gestire questo difficilissimo paese, da De Gasperi a De Mita, da Fanfani a Craxi, hanno cercato di farlo stando entro i confini delle regole.

Arrivando anche a risultati importanti e promuovendo cambiamenti decisivi.

Erano più bravi di lui? Avevano più senso dello stato?

Insomma: c'è capitato il peggior premier che ci poteva capitare oppure lui e' un precursore, un rivoluzionario che ha abbastanza forza per tenere in scacco uno stato, ma non per ottenere i risultati che si prefigge?

C'è capitato un violatore delle regole o un genio incompreso ?

Un solo fatto e' difficile da nascondere e negare: in questi anni il paese ha fatto molti passi indietro nelle graduatorie di merito del pianeta.

Diceva Longanesi:

Gli italiani non vogliono un dittatore: attendono un impresario.

Beh, Longanesi era un genio e un precursore. Quello che non sapeva e che non avrebbe forse mai immaginato e' che, dopo il ventennio del dittatore, ci sarebbe stato quello dell'impresario.

 

(vignetta di Emiliano Carli, per gentile concessione dell'autore)


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