Lo specchio non inganna: questo Milan è proprio brutto

par Tempi Rossoneri
giovedì 11 dicembre 2014

Inzaghi peggio di Seedorf? Prima era un sospetto, ora è praticamente una certezza. I numeri parlano chiaro.

Specchio rossonero, servo delle nostre brame, chi è il più scarso del reame? Non facile stabilirlo, ma dopo 14 giornate le nominations non mancano: in questo Milan i giocatori molto al di sotto delle attese sono tanti e i due nella foto sono solo alcuni dei casi più eclatanti. Ma non affrettiamoci a puntare il dito contro i singoli, aspettiamo almeno di vedere come finisce il girone di andata. Il settimo posto in graduatoria, posizione un pò al di sopra della mediocrità ma molto al di sotto dell’eccellenza, assomiglia a una specie di limbo che non consente di potersi lanciare in invettive più di tanto, ma lascia ampia libertà di critica, alla luce di quelle che erano le aspettative e le dichiarazioni estive. I fatti sono chiari a tutti, limpidi come un lago senza fango, così limpidi come un cielo d’estate sempre blu – direbbe qualcuno. Sintetizziamoli:

1Inzaghi non sta facendo meglio di Seedorf (Clarence raccolse 26 punti in 14 partite, Inzaghi solo 21 punti)

2- Inzaghi ha una rosa migliore di quella che aveva Seedorf (gente come BonaventuraMenezAlex e Diego Lopez l’olandese poteva solo sognarsela)

Se due indizi fanno una prova, si può facilmente concludere che era meglio tenersi Seedorf e aspettare almeno un’altra stagione prima di giudicare il suo operato come deludente. Forse è ben più deludente l’operato dell’attuale tecnico. Forse. Concediamoci il beneficio del dubbio.

All’inizio del torneo tutti lodavano Super Pippo per esser riuscito a far rinascere Keisuke Honda. Ma adesso che l’effetto resurrezione sembra finito e da qualche partita il giapponese assomiglia sempre più al giocatore visto all’opera nello scorso campionato, non crediamo che si possano fare i complimenti a Inzaghi per aver fatto ottenere al Milan solo UNA vittoria nelle ultime SETTE partite, roba che farebbe tremare i polsi di qualunque presidente di serie A.

L’altro pupillo di Inzaghi, Menez, procede a fasi alterne, fra gol memorabili e memorabili prestazioni ectoplasmatiche, mentre per il resto ci sono molte più ombre che luci; della difesa è meglio non parlare, come anche dell’utilità di Gianni Vio, l’esperto assunto per i calci piazzati (6 gol sono stati presi proprio su palla inattiva: quell’uomo sarà anche bravo a disegnare piramidi, ma un occhio anche allo schieramento difensivo non guasterebbe). A proposito: con Seedorf in panca tutti questi problemi con i calci piazzati non c’erano.


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