Lo scandalo dei preti non sposati

par Maurice
giovedì 15 aprile 2010

 

Guai al mondo per gli scandali! Perché è necessario che avvengano gli scandali, ma guai a quell’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Dice Cristo, come riportato da Matteo (18,7). A mia memoria la Chiesa Cattolica ed il Papa in persona mai sono stati così sotto accusa come oggi per lo scandalo dei preti succubi della pedofilia.

Il versetto di Matteo mi è tornato in mente ripensando a quanto sosteneva il mio amato cappellano di gioventù, don Aldo, a proposito dei preti sposati. Perché, nel dibattito sulla pedofilia e sulla sessualità di chi ha fatto promessa di castità si è inserito anche il tema del matrimonio dei sacerdoti, come se "l’astinenza dalla carne" adulta possa di per sé portare all’orrendo peccato sui bambini. Però è un bene che sia venuto fuori anche questo tema.

Don Aldo ricordava la parabola del signore che aveva preparato una cena sontuosa ma alla quale non si erano presentati gli invitati. Perciò mandò i servitori agli angoli delle strade per invitare alla mensa del signore gli storpi e gli zoppi. Esegesi della parabola: quando non ci saranno più persone disposte ad accettare la sacra ordinazione in cambio del voto di castità, anche la chiesa dovrà chiamare gli storpi e gli zoppi (sposati e divorziati) per coprire i vuoti.

Sarà così. La lentezza ai cambiamenti nella chiesa non ha pari neppure in natura, dove anche una sequoia arriva alla maturazione in un secolo, ma prima o dopo - spesso molto dopo - anche la chiesa ci arriva. Il celibato, oggi obbligo, si fa per dire, sarà una scelta, e non scandalizzerà nessuno se in canonica, oltre al parroco, ci sarà anche la moglie legittima. Molto meglio dell’amante clandestina (non nel senso leghista del termine) o del bambino vittima del deviato in tonaca.

Purtroppo la chiesa ha scambiato il mistero della fede con la copertura del segreto. Se è vero che non possiamo dimostrare razionalmente l’esistenza di Dio, è altrettanto vero che tutto il resto non può essere un mistero. Oggi più che mai la chiesa ha bisogno di un papa Gorbachev, di una perestroika che dipani i tanti veli che la avvolgono, dalle collusioni col potere politico di turno alle partecipazioni ai loschi affari di certe congreghe che di comunione o di liberazione hanno ben poco. Ben vengano dunque gli scandali, come quello sulla pedofilia. La Chiesa dei martiri ha bisogno di una quaresima se vuole risorgere ad una nuova Pasqua: se il messaggio evangelico trova il suo fondamento in Dio, Egli non permetterà alla sua Chiesa di evaporare per l’insipienza dei suoi uomini. In caso contrario aveva ragione Carletto, che è tutto oppio per i popoli.


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