Linapolina - Lina Sastri al Napoli Teatro Festival
par Spettacolando
giovedì 27 settembre 2012
Continua il Napoli Teatro Festival Italia. Dopo il successo dell'inaugurazione della seconda parte con la bella messa in scena dell'Antigone, riadattata dalla scrittrice Valeria Parrella e messa in scena da Luca De Fusco oggi è una delle figure femminili di spicco del teatro napoletano e italiano a farla da protagonista. Sarà, infatti, Lina Sastri ad andare in scena sul palco del Teatro Diana.
Non le basta il titolo di Commendatore ricevuto dal Presidente Napolitano nel giugno 2011, la Sastri continua con magica tradizione ad elogiare Napoli e il mondo della cultura tutto.
Il 27 ed il 28 settembre Lina Sastri nel quadro del Napoli Teatro Festival 2012 porta in scena la musica napoletana accompagnata da un melting pot di poesia e canto mediterraneo. Otto musicisti ed un danzatore forniranno il giusto supporto alla Sastri.
Sostiene la Sastri:
«Il mio nome finisce con l’inizio del nome della mia città, il nome della mia città finisce con l’inizio del mio nome, il nome della mia città comincia con la fine del mio nome, il mio nome comincia con la fine del nome della mia città.”Linapolina”. Ho provato a dirlo come un unico suono, e sembra proprio di dire, di cantare, sempre… Napoli... senza fine, Napoli, all’infinito. È per questo che ho voluto chiamare così questo spettacolo, questo concerto in musica e parole dove racconto la mia terra con la sua musica immortale, infinita, accompagnata da otto musicisti, passando, come sempre, dalla parola alla musica, alla danza, in un flusso dell’anima che va e viene, come il mare. Come sottotitolo ho scelto “le stanze del cuore” perché, scrivendolo, provandolo, mi sono accorta che ogni parola, verso, o nota visitava uno spazio del palcoscenico, faceva vivere emozioni e pensieri. Per la prima volta, ogni parola è scritta da me, ogni verso è nato di getto, e così è rimasto, e l’ho collocato nello spettacolo, che così è diventato una “cantata poetica in musica”. Cominciai con Cuore mio a raccontare la mia musica che si fa teatro, e poi seguirono Melos, Corpo celeste, Mese Mariano, e poi le parole de La casa di Ninetta, fino a Per la strada, dove scelsi la musica napoletana contemporanea. Ora è tempo di ritornare a casa, quella conosciuta, ma con il bagaglio di questi anni, che mi hanno fatto mescolare da sempre strumenti e note senza fermarmi alle vie conosciute, ma cercando, sempre, vie nuove di musica, percorsi che non hanno paura di cantare la tradizione senza limitarsi alla tradizione, cercando nella musica il teatro, guardando ad ogni canzone come a un momento di emozione da comunicare con la voce, con il canto, con il corpo, con il cuore, con l’anima. Con la scelta degli strumenti e dei colori della musica, con la luce, con i silenzi. La libertà è la nota più bella, me la concedo, è il regalo più grande che mi fa la musica, è per questo che la scelgo, oggi più che mai, come una tappa importante della mia vita dedicata al teatro e all’arte».
Prima parte:
I’ te vurria vasa’ (russo, di capua)
Era de maggio (di giacomo)
Core ‘ngrato (cardillo, cordiferro)
Torna maggio (russo)
Reginella (bovio, lama)
Maria mari! (di capua, russo)
Canzone appassiunata (e.a. mario)
’O surdato nnammurato (califano, cannio)
Sci’,sci’ piazza dei martiri (fiorelli, rendine)
Manha do carnaval (l. bonfá)
Napuletanata (di giacomo)
Passione (bovio, tagliaferri, valenti)
Renuncia (ruben rios)
Guapparia (bovio)
Bammenella (viviani)
Nun me sceta’ (murolo, taglieferri)
Seconda parte
Tango greco (mckennitt)
Tutta pe’ mme (fiore, lama)
‘O sole mio (capurro, di capua)
Tarantella gargano (anonimo)
Nascette mmiez ‘o mare (de simone)
Guarracino (anonimo)
Maruzzella (carosone, bonagura)
Tammurriata nera (e.a. mario, nicolardi)
Taranta (anonimo)
Comme e’ bello ‘o mare (s. ferraiuolo)
Torna a surriento ( e. de curtis, g. de curtis)
A vita e’ comme ‘o mare (c. faiello)
Improvvisazione rom
Madonna de lu carmine (r. de simone)