Libertà di informazione, la nostra via verso la libertà

par Andrea Vianelli
lunedì 15 febbraio 2010

L’importanza della libertà di informazione ci rende liberi e va posta decisamente prima di qualsiasi par condicio in quanto ci permette l’emancipazione culturale da uno stato di disinformazione che spesso condiziona le scelte elettorali.


Il mio pensiero a riguardo? Solite porcate all’italiana.

Ma stavolta non diamo la colpa a Berlusconi, ricordiamoci chi è stato a proporre tale provvedimento, che poi possa giovare al Governo è probabile, ma da Beltrandi, radicali. La proposta fa ribrezzo: un bavaglio da apporre alle bocche dei giornalisti attraverso una scusa quale il rispetto di par condicio, che per altro era già presente tra le regole da rispettare nell’organizzazione dei nostri programmi di informazione.

Si parla di appositi spazi di confronto tra politici ad orari accessibili a tutti: ma scusate, che spazio migliore per farmi comprendere che persona ho davanti se non un programma di approfondimento culturale che prevede il dibattito tra i miei rappresentanti politici?

Preferisco sentir parlare i miei futuri governatori sulle vicende quotidiane o in astratto, circa proposte utopistiche e tante belle parole?

Ragioniamo quindi prima di parlare di par condicio poichè si rischia di perdere in nome di essa purtroppo il concetto di libertà di informazione,che a mio dire viene prima di ogni altro diritto per non farci sentire sudditi ma cittadini.

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