Il Pd dà ragione ai tassisti
par Paolo Borrello
mercoledì 25 gennaio 2012
Una delegazione del Pd, composta da Stefano Fassina, Andrea Lulli e Filippo Bubbico, ha incontrato alcune associazioni dei tassisti.
Giudizi positivi sull’esito dell’incontro sono stati espressi dalle associazioni che hanno partecipato all’incontro. “L'incontro con il Pd è stato positivo. Hanno preso atto che le richieste e le preoccupazioni della categoria vanno verso il miglioramento del servizio”.
Così si è espresso il segretario nazionale di Unica-Cgil, Nicola Di Giacobbe, al termine dell'incontro. “Abbiamo avuto rassicurazioni che si va verso una regolamentazione del mercato e non una deregolamentazione – ha aggiunto -. L'auspicio è quello che si possa discutere alla Camera e al Senato il testo del provvedimento, e che si possano apportare quelle modifiche che la categoria richiede”.
“L'incontro è stato positivo, dal Pd abbiamo avuto una particolare attenzione alle nostre perplessità in relazione al testo del provvedimento del governo”. Lo ha affermato Loreno Bittarelli, presidente di Uritaxi, uscendo dall'incontro i rappresentanti del Pd.
“Ieri – ha osservato - dalle dichiarazioni di Catricalà abbiamo capito che il part-time non comporterebbe una licenza aggiuntiva ma la stessa da concedere a un'altra persona per effettuare turni aggiuntivi. Per il Pd, inoltre, come per noi, va rivista anche la questione della doppia licenza compensativa. Sul ruolo dell'Authority attendiamo le osservazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in merito ai principi di incostituzionalità che abbiamo sollevato”.
“È stato un incontro positivo, hanno compreso i nostri problemi e faranno battaglia in Parlamento per quanto riguarda l'inconstituzionalità di alcuni punti del provvedimento”. Così si è espresso invece Pietro Marinelli, segretario nazionale di Ugl taxi. “Non è infatti possibile – ha rilevato - che un'authority possa cadere come una mannaia sui territori prescindendo dai sindaci”.
Io ritengo preoccupanti le valutazioni positive espresse dai rappresentanti dei tassisti sull’incontro con la delegazione del Pd. In particolare mi allarma il giudizio di Bittarelli, leader indiscusso dei tassisti romani.
Certamente le liberalizzazioni decise dal governo Monti non devono riguardare solamente i tassisti e le altre categorie prese in considerazione. Anche altri settori ben più importanti dovranno essere interessati da un ampio processo di liberalizzazione. Ma quest’ultimo non può che riguardare anche i tassisti, le cui posizioni pertanto non sono condivisibili, anche perché accompagnate da forme di protesta inaccettabili, tipiche peraltro di coloro che sembrano attualmente rappresentarli in misura maggiore e cioè esponenti che hanno un chiaro orientamento politico di destra.
Si pensi a quanto Bittarelli è vicino ad Alemanno. Quindi non può che destare stupore il sostegno dei rappresentanti del Pd alle rivendicazioni dei tassisti, capeggiati peraltro dal responsabile economico Stefano Fassina.