"Li hanno fatti morire". Forse il barcone affondato a Pantelleria non è stato soccorso in tempo

par Eduardo Parente - No censura, cose che molti fanno finta di non sapere
lunedì 18 aprile 2011

Ombre sulla tragedia di Pantelleria che poteva essere evitata

“Li hanno fatti morire”. Questa l'accusa di Antonio Grimaudo, comandante del peschereccio "Cosimo Aiello".
 
Qualche giorno fa un'altra tragedia del mare si consumava a Pantelleria. Un barcone della fortuna, come tanti altri che arrivano dal nord-Africa, è finito sugli scogli dopo 5 giorni di viaggio; complice della tragedia le condizioni del mare pessime. A distanza di qualche giorno dalla tragedia, le dichiarazioni di Grimaudo fanno tremare la Guardia Costiera del posto, avvisata per tempo dal comandante del peschereccio, che e' intervenuta in tempi estremamente dilatati. 
 
“Perché non sono intervenuti subito?” - “Ho chiamato le due capitanerie di porto - racconta - Erano le 16 di martedì. Mi hanno risposto che avrebbero mandato subito una nave. Eravamo a 22 miglia da Pantelleria - prosegue - dopo due ore è arrivata la nave della Marina militare ‘Minerva’. Poi - continua - prima che facesse buio ho richiamato le capitanerie di porto di Palermo e di Pantelleria, ho chiesto loro di inviare sul posto delle motovedette, mi hanno risposto che stavano partendo da Pantelleria, ma non sono mai arrivate. Quelle persone - spiega il testimone - si potevano salvare se avessero mandato le motovedette quando le abbiamo chiamate”.
 
Antonio Grimaudo è rimasto incredulo dall'evolversi della vicenda, finita in tragedia, che poteva essere evitata qualora gli interventi fossero stati più tempestivi. Ma due ore - questo e' il tempo trascorso, secondo Grimaudo - sono decisamente troppe per un'azione di soccorso in una zona sottoposta, da sempre, a monitoraggi intensi, ancora di più da quando è iniziato il conflitto in Libia. Non si conoscono, al momento, i motivi che hanno spinto i soccorritori della nave della Marina Militare "Minerva", ad intervenire in maniera così blanda, ma di certo, secondo la testimonianza di Antonio Grimaudo, questa è stata una vicenda che poteva e doveva avere un altro epilogo.

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