Lettera aperta al Sindaco di Milano

par SALVATORE FASSARI
sabato 9 maggio 2009

Lettera al Sindaco di Milano
 
 
Dist.ma sig.ra Moratti
 
Eravamo negli anni ’60 e per andare a lavorare alla zona industriale di Catania, tutte le mattine, molte ragazze prendevano l’autobus, sistematicamente affollato.
Certo erano passati ancora pochi anni dal ’46, anno in cui anche le donne finalmente potettero votare per il referendum e ancora eravamo in un periodo nel quale gli “uminicchi” abbondavano e non solo in Sicilia. Si sentivano quasi autorizzati a palpeggiare le donne.
 
Fu proprio per questo motivo che, l’allora sindaco di Catania, instituì in quella linea, autobus per sole donne. Non so Lei ma io mi ricordo che allora rise tutta l’Italia. Sa signor Sindaco, noi in Sicilia politici ne abbiamo avuto mafiosi, ladri, affamatori del popolo, corrotti, corruttori e di quelli che hanno fatto ridere, ne abbiamo avuti tanti e chissà quanti ne avremo ancora.
 
Sono un siciliano di carnagione piuttosto abbronzata, maleodorante perchè la doccia la faccio la sera e non ho le possibilità di comprare profumi. Sa, di questi tempi, arrivo appena alla seconda settimana.
 
La disturbo per farLe una domanda: se approveranno l’ordinanza, di cui avete fatto parlare e ridere tutto il Paese, così come avvenne a Catania, come farò a prendere la metro, io in uno e la mia fidanzata (piuttosto bella e milanese per giunta) nel vagone per i residenti?
 
Non è che mi fidi tanto, visti i palpeggiamenti e i comportamenti di qualcuno che ha interessato recentemente tutti i giornali di Milano e non solo…
Visto che noi siciliani non siamo abituati alle corna e visto che di “uminicchi” la Sua città è piena, gradirei conoscere La sua idea su questa ulteriore “porcata” che mi preoccupa tanto.
Distinti saluti.

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