Lettera aperta ai dissidenti non "talebani" del M5S

par Maurizio Aloisi
lunedì 24 giugno 2013

Lettera/intervista di Maurizio Aloisi a un cittadino elettore del Movimento Cinque Stelle.

Con tutto quel che accade in questi giorni, ultima dichiarazione in ordine di conoscenza, i deputati del PdL: "Se condannano Berlusconi ci dimetteremo in massa". Tradotto vuol dire che parlamentari della repubblica non riconoscono il terzo potere dello stato, quello giudiziario. Una grave anomalia del nostro Paese che ne ha viste tante.

Voi deputati e senatori cittadini di fronte alla grave crisi democratica che stiamo attraversando, andate a cercare il tono alto, il pelo nell'uovo, il capro espiatorio invece di fare corpo unico contro questi personaggi pericolosi per la democrazia e la tenuta del paese. La colpa è di Beppe Grillo? 

Sono un cittadino qualunque, un cittadino che nell'arco della sua vita ha vissuto tante stagioni della politica del paese.

Negli anni ottanta per motivi di lavoro andavo nei Ministeri della Repubblica, e si avvertiva anche ai più bassi livelli la corruzione, le mazzette. Il paese viveva di una luce che non gli apparteneva, credevamo ad un benessere che non c'era, tutta la scenografia era studiata ad arte per imbonire il popolo, mentre loro... i politici, sguazzavano a meraviglia danneggiando inevitabilmente quelli che sarebbero venuti dopo, mia figlia compresa.

Poi la stagione di mani pulite e il ritorno per terra, l'italiano medio scopre la corruzione nelle classi dirigenti, negli alti funzionari di partito e nelle imprese pubbliche. L'avvento del berlusconismo con tutti i danni che ha prodotto in vent'anni ci porta ai nostri giorni, nel frattempo era nato un movimento dal basso, di comuni cittadini come me e come tanti altri che non ne possono più di questa politica marcia, ladra, mediocre e corrotta.

Ma stavolta molti si chiedono: c'è una possibilità di cambiamento? Si chiama M5S, comuni cittadini che entrano nei palazzi del potere per rappresentare tutti coloro che voce non hanno, una straordinaria opportunità di cambiare le cose con l'unico strumento in mano al cittadino... il voto.

E allora quasi nove milioni di italiani votano per voi, per comuni cittadini come noi, che andranno in parlamento sicuramente a rappresentarci contro la partitocrazia e le potenti lobbies che ci condizionano la vita da anni. Voi avevate un compito duro, arduo, quello di svelare gli intrighi, le collusioni, gli interessi di potenti personaggi che bivaccano da anni dentro e fuori le istituzioni e incominciare a cambiare tendenza.

Invece dopo qualche schermaglia iniziale vi siete trovati a fronteggiare un nemico molto forte, la stampa, le televisioni, e tutti quelli che avevano e hanno interesse affinché le cose non cambino per i comuni cittadini, ma restino esattamente così. E voi? Cosa ci aspettavamo da voi parlamentari e senatori cittadini come noi?

Ci aspettavamo una compattezza di gruppo, un monolite quale eremo supremo in difesa degli ultimi, dei giovani senza lavoro, senza speranza e senza futuro, degli anziani che vanno a raccogliere nei cassonetti della spazzatura qualche foglia di verdura, se non a rubare per fame.

Invece voi dissidenti siete andati contro di noi che abbiamo riposto fiducia in voi con delle scuse assurde, banali, così facendo avete scredidato il movimento offrendo il fianco a tutti i nemici del popolo, di quel popolo che non ce la fa più a sopportare questa situazione.

Vi rendete conto di cosa state facendo? Tutti i giorni ci sono persone che si suicidano perché la loro esistenza è diventata impossibile, e voi dissidenti non trovate di meglio che attaccare Grillo con delle scuse banali; così facendo state distruggendo il M5S e le nostre esistenze.

Avevate preso un impegno firmando il "contratto", se le cose non vi stavano più bene vi sareste dovuti dimettere e non passare al gruppo misto, lasciando il posto ad un altro attivista che credeva nel movimento e nel progetto del Movimento.

Ora avete compromesso tutte le speranze che avevamo riposto votandovi... forse ci meritiamo come popolo questa politica per altri cinquant'anni, forse abbiamo sbagliato credendo in un sogno di cambiamento. Buona fortuna a voi, ma soprattutto a noi che soffriamo ogni giorno anche per colpa vostra.

 

 


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