Lettera aperta a Bono Vox

 

 

Caro bono

Ma io mi domando e dico? Possibile che con tutti gli impegni che sicuramente hai per l'uscita del nuovo album degli U2 non hai trovato niente di meglio da fare che sfracassarcele a noi poveri italiani con la bella pensata della letterina a Renzi?

 

Tu mi dirai: "Che c'entra", io ho scritto a Mateo.

 

Eh già, si fa presto a dire "pirla!".

 

Ma ragiona, benedetto rocckettaro con la sindrome di Peter Pan che non sei altro... se uno come te, che insomma non è l'ultimo degli arrivati, scrive una roba del genere ad un giovinastro con le manie di grandezza, convinto di essere addirittura un rivoluzionario, con la forte predisposizione a confondere il sogno con la realtà, crea lo stesso disastro di chi si piazza di fronte ad un piromane con un accendino in una mano e una tanica di benzina nell'altra.

 

Vaglielo a spiegare, poi, che "rinsaldare la grande creatività degli italiani" non significa far inventare sempre nuove magie a noialtri "popolino" per non morire di fame o dormire sotto un ponte.

 

O che "una visione del futuro che include tutti" non significa tutti quelli che son d'accordo con lui, il resto che vadano aff...fare altro, ammesso che lo trovino, qualcos'altro da fare.

 

Caro Bono, la prossima volta che ti salta il pallino di fare una cosa del genere, prima conta fino a dieci, poi fatti una canna e se proprio non riesci a farne a meno scrivi una canzone, un film, un romanzo a puntate, una serie limitata e firmata di biglietti d'auguri, qualsiasi cosa, ma per favore evita di mettere nero su bianco certe cazzate colossali, che poi le conseguenze della tua poetica trovata ce le sorbiamo noi.

 

Peace and love

 

Alfonso Mandia

 

P.S. A proposito del vostro paese preferito: non che a noi non faccia piacere, ma la Croazia, ci siete mai stati? Dicono che in Primavera sia meravigliosa.