Le vacanze in Svizzera di Mario Monti

par Sàntolo Cannavale
mercoledì 29 agosto 2012

Il Prof. Monti è libero di fare le vacanze dove, quando e con chi vuole, come fanno i tanti cittadini italiani ed europei che, potendoselo permettere, scelgono periodi di ferie e località appaganti dal punto di vista culturale, dei gusti e delle esigenze personali e familiari. 

Probabilmente la scelta da parte del Presidente del Consiglio di una località turistica italiana avrebbe creato (forse) meno reazioni e più consensi per una presunta maggiore attenzione per le bellezze nazionali e per l’apporto economico aggiuntivo, anche simbolico, alla barcollante economia italiana.

Ma questo è un aspetto che riguarda la sensibilità dell’uomo e non ha niente a che fare con l’impegno e la responsabilità governativa del Prof. Monti e le scelte di natura personale e familiare. Probabilmente un repentino cambio di abitudini della famiglia Monti, avvezza a fare vacanze in terra svizzera, sarebbe apparsa agli occhi di qualcuno un'opportunistica messa in scena per ingraziarsi la stampa nazionale, affamata di notizie accattivanti per i propri lettori. 

Di certo non è gradevole assistere alle polemiche ed agli infiniti commenti (tra questi con rammarico anche il mio) sulle vacanze del premmier e sul costo dell’appartamento in Svizzera, utilizzato allo scopo, al punto che la Presidenza del Consiglio il 23 agosto 2012 ha avvertito la necessità di emettere un comunicato stampa di precisazione, in relazione al prezzo nella moneta oriunda, sostenuto per l’affitto dell’abitazione.

Mi auguro che la "confidenza" del Prof. Monti con la vicina e comoda Svizzera aiuti ad accelerare i tempi per l'"accordo fiscale" tra Italia e Confederazione elvetica, sulla falsariga di quello stipulato tra la stessa e l'Austria il 13 aprile 2012, mediante il quale è stato deciso di "recuperare" il 25% sui capitali austriaci sistemati sui conti bancari. Questo a sistemazione del passato, con aggiunta del 25% annuo sugli interessi in maturazione per l'avvenire.

Immagino che le autorità svizzere, in particolare la Presidente della Confederazione e Ministro delle Finanze Eveline Widmer-Schlumpf, considerandolo di casa, vogliano far fare al professore una bella figura nella celere realizzazione dell'ipotizzato accordo, nell'ottica della prosecuzione delle buone relazioni in corso con il paese ed al fine di contribuire al risanamento delle pubbliche finanze italiane. 

Il futuro non lontano darà conto delle buone intenzioni e della credibilità degli attori in campo, dimostrando infondata la tesi secondo cui Monti non vedrebbe di buon occhio l'intesa tra Italia e Confederazione elvetica e rimanderebbe all'Unione europea la responsabilità e l'iniziativa di affrontare la specifica questione fiscale dei capitali parcheggiati su conti svizzeri, sfuggiti all'imposizione nel nazione di origine.



 


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