Le ultime sparate di Berlusconi

par la_voce
sabato 31 dicembre 2011

Non si smentisce mai, è più forte di lui aprire bocca e dar fiato alla "dentiera", raccontando ancora le gabole che ha propinato per 17 anni, le sue dichiarazioni ormai sono un corollario di amenità che solo i beoti peones possono ancora dargli credito.

Non è finito l’anno, ma le sue pirotecniche esternazioni riempiono ancora i soliti giornali, tra le tante: “Noi fino all'estate scorsa abbiamo sempre tenuto i conti in ordine tagliando le spese invece di alzare le imposte. Ora invece con queste nuove tasse il rischio è di comprimere i consumi e indurre in recessione l'economia. Ma la soluzione non dipende da noi né dal governo nazionale, ma dall'Europa".
 
Per poi salir di tono con: “Voglio ricordare a noi stessi che siamo sempre il partito di maggioranza in Parlamento e che i sondaggi ci danno in forte, anzi fortissima ricrescita perché gli italiani sono preoccupati". Questa poi! Deve esser convinto, nella sua senilità galoppante, che tutti gli italiani siano dei perfetti idioti per credere a tali facezie.
 
Difatti da un sondaggio su Sky24, di un "pernicioso" ritorno del Berlusconi, lo popolo ha sentenziato al 74% un sonoro no, ed il 26% masochisticamente sì; ma è risaputo che legge solo i sondaggi a suo favore, gli altri sondaggi sono fatti da bolscevichi reazionari. Adesso, grazie allo loro totale incapacità, abbiamo un governo tecnico e checché se ne dica sta sugli scranni a lavorare, siamo tutti consci di prenderci la medicina amara dei tagli; ma che qualche "beota" li tacci di iperattivismo dannoso, ha perso l’occasione di starsene zitto, ma il figuro non è nuovo di questi afflati in carenza neuronale.
 
Siamo arrivati all’orlo dell’abisso, grazie ai sorrisi imbellettati del teleimbonitore, avevamo perso ogni credibilità e rispetto per l’indecenza dei comportamenti; ed ancora adesso ha la faccia tosta di parlare, forse per convincere a chi gli tiene bordone nella speranza di una sua futura candidatura su "nomina", sempre che non cambi la legge elettorale.
 
Di certo gli italiani ricorderanno questo pseudo “governo del fare”, che ha fatto solo e soltanto i suoi affari e non per gli italiani, la sua discesa agli inferi dopo la devastante dichiarazione di Veronica Lario, il seguito di vicende boccaccesche che ha sollazzato l’orbe terracqueo: e non per ultimo le sue esternazioni patonzesche.
 
Ma quello che è più inquietante, la sua cronica spossatezza senile, il vederlo placidamente assopito se non profondamente dormiente, non importa dove sia, tanto in Parlamento o dal Presidente della Repubblica, che in una manifestazione estera.
 
Forse sarebbe il caso di tenere il profilo basso, ma ancora meglio ritirarsi in qualche sua villa remota con uno stuolo di badanti, rigorosamente giovani e compiacenti, gliene sarebbe grata l’intera nazione e si godrebbe il tempo che la natura vorrà concedergli.

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