Le strade dei vini in Italia
par Rita De Angelis
mercoledì 14 settembre 2011
Il vino in Italia viene usato come espressione del territorio ed elemento fondamentale per l’aggregazione della cultura tra le regioni. Sin dai tempi antichi lo avevano percepito i Romani, che utilizzarono alcune regioni, per esempio la Sardegna, intuendone l’importanza e sfruttando il territorio con le sue ricchezze vinicole. E anche oggi si continuano a promuovere le varie regioni e i territori dell’Italia dai cui vigneti scaturisce la forza di una tradizione.
Il vino, un prodotto della terra, identificativo di alcune nostre regioni: la Toscana, con il suo Chianti, il Piemonte con il Barolo, la Sicilia con il Nero D’Avola, l’Alto Adige che si firma Langrein.
Ogni bottiglia di vino contiene un proprio Dna, riconoscibile ed unico.
Sono così nate in Italia le “Strade del vino” per far conoscere attraverso le terre, le regioni ed il territorio di appartenenza questo nettare che con il tempo si è raffinato ed ha raggiunto livelli di altissima qualità.
La vendemmia avviene a fine ottobre. Questo quindi è il momento migliore per andare a scoprire i segreti che si celano in questo vino apprezzato in tutta Italia e nel mondo,
proprio nel momento in cui la campagna mostra i colori fantastici dell’autunno, e il panorama si tinge di colori intensi.
5 Grappoli della Guida Duemilavini 2010 dell’Associazine dei Sommeliers italiani riconosciuti a Barbaresco Riserva 2004 (Sottimano), Barbera d’Asti 2007 (Luigi Spertino), Barolo Bricco delle Viole 2005 (G.D.Vajra), Barolo Le Coste 2005 (Giacomo Grimaldi), Caluso Passito Sulè 2004 (Orsolani).