Le province? Da superare. Silvio vuol dire coerenza

par Francesco Zanfardino
lunedì 11 maggio 2009

"Le province? Strumento vecchio da superare". Parola di Silvio Berlusconi, in campagna elettorale (come sempre) per le Provinciali di Milano. D’altronde aveva detto lo stesso più di un anno fa, nel "duello" con Veltroni a Matrix, durante il quale, oltre a promettere il taglio del bollo auto (a proposito, dov’è?), sostenne anche che "bisogna tagliare enti inutili come le province e le comunità montane".


Già, peccato che dopo un anno di governo non se ne sia fatto niente, e che si sia stati zitti dopo che la Lega ha posto il veto sull’abolizione. Ma soprattutto è curioso notare che le ultime province istituite in Italia hanno tutti il segno Berlusconi: quattro province sarde, Ogliastra, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias e Olbia-Tempo, istituite nel 2001 con legge regionale dal Governatore di centrodestra, Mauro Pili (Forza Italia); altre tre province, Monza, Fermo, Barletta-Andria-Trani, istituite nel 2005 dal precedente Governo Berlusconi. Di queste, c’è un record: la provincia dell’Ogliastra, con soli 58.090 abitanti. Manco fosse un Comune.

Allora, caro Premier, vista la storia recente, eviti di riproporre ad ogni elezione la stessa solfa. Forse con le televisioni riuscirà ogni volta a far passare l’idea che vuol davvero abolirle, ma prima o poi qualcuno se ne accorgerà, che cavolo ...


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