Le paure di Monti e delle oligarchie di potere europee

par Massimo Icolaro
martedì 11 settembre 2012

Recita l'articolo 1 della nostra Costituzione: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". 

Monti nel suo colloquio con Van Rompuy, parlando di pericolosi populismi, palesa le paure di quella oligarchia di potere che teme che il popolo si risvegli e dia principio a plateale dissenso, anche violento, in seguito alle vessazioni finanziarie ormai subite da gran parte dei popoli europei.

Io ritengo tali dichiarazioni puerili, se non è così sono addirittura in malafede. E' normale che il malessere della gente costretta con le proprie magre finanze a rifondere le ruberie legalizzate della classe politica creino come minimo un dissenso. Bollare come populismi i sentimenti di rabbia dei cittadini, che si sentono derubati delle proprie entrate, che ormai non riescono a far fronte alla immane mole di tasse su ogni bene che serve per il vivere quotidiano, è fin troppo facile e demagogico, pare fatto ad arte per tacitare le voci fuori dal coro che aumentano in maniera pressante.

Non dimentichiamoci che l'infame tassa sul macinato istituita da Quintino Sella diede origine a sollevazioni popolari che vennero represse nel sangue. Il trattato di Velsen ormai pare tagliato su quella falsariga e sembra anticipare che in caso di sollevazioni popolari per le sempre maggiori tasse, queste vengano represse senza pietà, ignorando sempre più il termine democrazia, e privilegiando quei vertici che i loro altissimi stipendi sono sempre più uno schiaffo morale sul resto della cittadinanza.

Il buongiorno si vede dal mattino e dopo i primi mesi il Governo Monti, nominato da quelli che risiedono in parlamento e col beneplacito di Napolitano, si è guardato bene dal ridisegnare la mappa della spesa pubblica in Italia, per evitare di andare a toccare troppo vicino gli interessi della stessa classe politica che lo aveva nominato, lui e il suo governo di pseudotecnici ingessati nello spazio di azione, questo si disegnato e prevedibile.

Tra l'altro il governo Monti è stato inadempiente anche per quanto riguarda la cosiddetta normativa (o legge) anticorruzione, dove sicuramente non si andrà ad operare è quella zona grigia dei comitati d'affari collegati con la politica, con buona pace di chi (sempre una bella fetta della cittadinanza) vorrebbe vederli sparire una volta per tutte ( operano dove c'è bisogno di raccomandazioni per posti di lavoro, o per l'assegnazione di sostanziosi appalti e spesso le cose sono strettamente connesse) .


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